MRO identifica il sito di impatto di Schiaparelli

L'immagine del sito di impatto di Schiaparelli in bassa risoluzione Credits: ESA

La sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter ha identificato ieri il sito in cui è precipitato il lander dimostratore dell’ESA Schiaparelli.
Circa le indagini ancora in corso per identificare quali problemi abbiano portato alla perdita del lander durante le ultime fasi prima dell’atterraggio, abbiamo pubblicato qui un aggiornamento.

L'immagine del sito di impatto di Schiaparelli Credits: ESA

L’immagine del sito di impatto di Schiaparelli Credits: ESA


Ora però anche MRO ha identificato quella che sembra con buona probabilità essere la traccia dello schianto di Schiaparelli sul suolo marziano.
Le immagini disponibili fanno parte di una campagna di mappatura del suolo di MRO, già pianificata e non legata alla missione dell’ESA, e realizzate con la camera a bassa risoluzione CTX.
L’immagine rilasciata oggi dal team della missione NASA è stata effettuata con risoluzione di 6 metri per pixel e il confronto è stato fatto con un’immagine ripresa lo scorso Maggio.
Il sito ripreso prima e dopo l'impatto. Credits ESA

Il sito ripreso prima e dopo l’impatto. Credits ESA


Uno dei dettagli rilevati è particolarmente luminoso e potrebbe essere il paracadute bianco da 12m del lander, utilizzato nelle prime fasi della discesa e successivamente sganciato dalla sonda insieme allo scudo termico, prima dell’utilizzo dei thruster che avrebbero dovuto accompagnare fino al suolo Schiaparelli.
La seconda traccia rilevata è invece una macchia scura grande circa 15x40m e 1 km a nord del paracadute. Questo è probabilmente il sito di impatto in cui il lander con a bordo quasi tutto il propellente stivato, e non utilizzato per la mancata accensione dei thruster, è esploso schiantandosi a circa 300km/h.
mro_image_of_schiaparelli_after
La prossima settimana MRO sorvolerà nuovamente questa area e sarà l’occasione per riprendere la zona con HiRISE, la camera a più alta risoluzione disponibile a bordo della sonda.
Con il passaggio si cercherà di identificare inoltre lo scudo termico, per ora non ancora trovato a causa della bassa risoluzione della camera CTX.

Il sito di impatto ha comunque permesso di confermare la grande precisione raggiunta nell’avvicinarsi al punto previsto di atterraggio, solamente 5,4 km a est del sito di impatto e ben all’interno dell’ellisse di arrivo di 100x15km.

Per quanto riguarda le cause del parziale fallimento del lander, le indagini e la decodifica della telemetria ricevuta è ancora in corso e continueremo a mantenere la completa copertura sulla missione anche per i futuri sviluppi.

Qui di seguito le immagini riprese da MRO alla massima risoluzione:
http://www.esa.int/spaceinimages/Images/2016/10/Schiaparelli_landing_site
http://www.esa.int/spaceinimages/Images/2016/10/MRO_image_of_Schiaparelli_before
http://www.esa.int/spaceinimages/Images/2016/10/MRO_image_of_Schiaparelli_after

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.