S7 Group acquistera’ Sea Launch

S7 Group, la maggiore holding privata russa operante nel settore aeronautico, ha siglato un accordo per acquistare da RSC Energia le principali proprietà di Sea Launch, incluse le due navi. La firma è avvenuta durante una cerimonia a margine del congresso internazionale di Astronautica che si sta tenendo in questi giorni in Messico.
Secondo Vladislav Filev, amministratore delegato di S7 Group, il valore del contratto è di circa 150 milioni di dollari; egli ha aggiunto che per rendere esecutivo l’accordo occorrerà l’assenso dei governi russo ed americano, che dovrebbe arrivare entro sei mesi.
Sea Launch è inoperosa dal maggio 2014; secondo Filev le attività potrebbero riprendere entro 18 mesi dall’ottenimento del nulla osta di cui sopra. “Riteniamo che la vita operativa delle strutture sia di ulteriori 15 anni, e ci proponiamo di effettuare circa 70 lanci in questo lasso di tempo”, ha detto ancora Filev.
Al momento non si prevede di spostare la base operativa di Sea Launch (che si trova nel porto di Long Beach, in California). Inoltre il vettore impiegato dovrebbe essere sempre il medesimo (ovvero lo Zenit-3SL) nonostante il perdurante stato di tensione fra Russia ed Ucraina, ove vengono realizzati gli stadi inferiori dello Zenit. Filev si è detto fiducioso che le parti in causa troveranno una soluzione ragionevole.
Non è chiaro, al momento, se ed in quale modo la cessione a S7 Group avrà ripercussioni sulla causa civile che Boeing aveva intentato nei confronti dell’ex partner RSC Energia riguardo la joint venture Sea Launch; il costruttore di Seattle si era visto assegnare da un tribunale statunitense un risarcimento di ben 320 milioni di dollari, ma da allora i due litiganti avevano lavorato ad un accordo transattivo.
Un comunicato stampa emesso da S7 Group recita che “l’acquisizione di Sea Launch è un biglietto di ingresso nell’industria spaziale. Riteniamo si tratti di un mercato molto allettante e con buone prospettive di lungo termine.”

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Commenti

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017

Una risposta

  1. archimede_studioso ha detto:

    Interessantissimo, non tanto la notizia, ma il fatto che esistessero tali soluzioni per i lanci di razzi, non ne avevo mai sentito parlare prima.