Aggiornamenti dal sistema solare: giugno 2016

È ormai in dirittura d’arrivo il lungo viaggio della sonda Juno verso Giove. La sonda è ormai in prossimità del gigante gassoso e si immetterà nella sua orbita il prossimo 4 luglio, quasi 13 anni dopo la fine di Galileo, l’ultima missione sul gigante del sistema solare. Su Marte, Curiosity torna a scalare il monte Sharp, mentre si sono passati momenti difficili al controllo di missione di Rosetta, con la sonda europea che ha perso i contatti con la Terra per quasi 24 ore.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

A Terra in attesa di partire

Dopo le ultime notizie sui ritardi a BepiColombo, OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer), della NASA, è stata trasportata al Kennedy Space Center, in Florida, per l’assemblaggio finale in attesa della prossima partenza. La finestra du lancio si apre l’8 settembre e si chiude il 12 ottobre.

Sulla Luna

Le missioni Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e ARTEMIS, di NASA, continuano la loro attività in orbita lunare.

Le sonde cinesi, l’orbiter Chang’e 5-T1, il lander Chang’e 3 e il rover Yutu, pur avendo da tempo terminato la loro missione lunare, dovrebbero essere ancora attive e funzionanti, anche se con capacità limitate rispetto all’inizio della missione. Nel frattempo l’agenzia spaziale cinese, CNSA, ha annunciato i suoi piani per le prossime missioni di esplorazione lunare: Chang’e 5 partirà nella seconda metà del 2017 per riportare a terra un campione di roccia lunare; Chang’e 4, backup della missione Chang’e 3, verrà invece lanciata nel 2018 alla volta del lato nascosto della Luna.

Nei dintorni dell’orbita della Terra (NEO)

In orbita eliocentrica, a condividere l’orbita della Terra, c’e la sonda Kepler, nella sua missione di scoperta di pianeti extrasolari, e le due sonde della missione di osservazione solare STEREO, tutte di NASA. Purtroppo Stereo B ha perso i contatti con la Terra da oltre un anno e mezzo, mentre Stereo A distoglie l’attenzione dal Sole per un attimo per regalarci una belle foto di gruppo con Marte, Saturno e la Terra.

In orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole si trovano diverse sonde per l’osservazione solare: WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA). Arriva proprio da SoHO questa bella ripresa del transito di Mercurio davanti al Sole, avvenuta lo scorso maggio. Oltre all’osservazione solare, la sonda NOAA/NASA DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), è anche il primo satellite di osservazione della Terra ad operare in L1.

Sono recentemente stati pubblicati i primi risultati relativi l’ultima arrivata in L1, la sonda europea LISA Pathfinder (ESA). La missione di test degli strumenti scientifici per l’osservazione delle onde gravitazionali ha già raggiunto gli obiettivi iniziali, funzionando anche meglio del previsto.

Nel punto lagrangiano Terra-Sole L2, quello più lontano dal Sole, si trova invece la sonda dell’ESA GAIA, in orbita dal 2013 nella sua missione di mappatura del cosmo.

Si sta allontanando dalla Terra verso il suo obiettivo finale, Marte, il Trace Gas Orbiter insieme al lander Schiaparelli, della missione ESA/Roscosmos Exomars 2016. L’arrivo è previsto per ottobre.

Hayabusa 2, dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA), è in viaggio verso l’asteroide Ryugu per riportarne a terra un campione. L’arrivo su Ryugu è previsto per il luglio del 2018, mentre il campione dovrebbe tornare a Terra nel dicembre del 2020.

Da molti mesi non ci sono aggiornamenti sulla sonda cinese Chang’e 2, che dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, viene utilizzata in orbita eliocentrica dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.

Sui pianeti interni

La sonda giapponese Akatsuki ha finalmente cominciato la sua missione scientifica intorno a Venere, 5 anni dopo la data inizialmente prevista.

Su Marte

Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1371 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover ha completato l’attraversamento del Naukluft plateau, rivelatosi essere uno dei terreni più difficili percorsi dal rover, e si prepara a riprendere il viaggio verso la cima del monte Sharp.

È invece il sol numero 4404 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite sta continuando l’esplorazione della Marathon Valley, nei pressi del cratere Endeavour.

Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), anch’esso di NASA, è in orbita dal 2006 e nel mese scorso ha rilasciato importanti risultati sulle tempeste di polvere marziane e sulle varie ere glaciali succedutesi sul pianeta rosso.

La sonda europea Mars Express sta invece tentando di risolvere il mistero delle nubi ad alta quota che sembrano dei pennacchi. A quanto pare ne sarebbe responsabile l’attività solare e l’interazione del vento solare con gli strati superiori dell’atmosfera marziana.

Proseguono senza particolari novità le altre missioni in orbita intorno al pianeta rosso: Mars OdysseyMAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO).

Sulla fascia degli asteroidi

Momenti di paura per la sonda europea Rosetta che a fine maggio è entrata in safe mode durante un avvicinamento pianificato a soli 5 km dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. L’evento è stato causato da una falsa lettura proveniente dallo star tracker della sonda, usato per la navigazione, e ha comportato la perdita delle comunicazioni per circa 24 ore.

La sonda americana Dawn, in orbita intorno al pianeta nano Cerere da più un anno, ha cominciato l’ultima fase della sua missione, la Low Altitude Mapping Orbit (LAMO), a soli 385 km di altitudine. In un articolo riportato dal New Scientistviene riportato che la sonda potrebbe visitare un terzo obiettivo nella fascia degli asteroidi, dopo le missioni su Vesta e Cerere.

Sui giganti gassosi

La sonda della NASA Juno è ormai in prossimità del gigante del sistema solare, Giove. Adesso mancano poche settimane all’inserzione orbitale, che avverrà il 4 luglio, e fervono i preparativi per l’inizio della missione. L’ultima manovra correttiva è avvenuta con successo a fine maggio.

Disturbo nell’anello F di Saturno. Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Disturbo nell’anello F di Saturno. Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

La sonda NASA/ESA/ASI Cassini sta completando la sua orbita Rev 236 intorno a Saturno, nell’ambito dell’ultima fase “inclinata” della Solstice Mission. L’ultimo sorvolo di Titano, il T–120 alla quota di 975 km, è avvenuto lo scorso 7 giugno. L’alta inclinazione dell’orbita in questa fase della missione permette viste spettacolari degli anelli di Saturno, come questo piccolo disturbo nell’anello F del gigante gassoso. La prossima orbita, Rev 237, sarà dedicata principalmente all’osservazione degli anelli e dell’atmosfera di Saturno.

Nel sistema solare esterno

La sonda americana New Horizons è in viaggio verso l’oggetto della fascia di Kuiper denominato 2014 MU69. Nel frattempo la sonda sta continuando a trasmettere a Terra la grossa mole di dati accumulati durante la missione su Plutone, e continuerà a farlo per tutto il 2016. I nuovi dati ci riservano sempre bellissime sorprese, come questa osservazione del lato opposto di Plutone, o le cose stranissime che si possono osservare sulla superficie del pianeta nano.

L’altra faccia di Plutone. Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

L’altra faccia di Plutone. Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, lanciate nel 1977, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 134 UA dalla Terra (18 ore e 38 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 111 UA dalla Terra (15 ore e 20 minuti-luce).

Sommario missioni

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 1

Missioni operative nella fase principale o estesa: 26

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 4

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.