Ha preso il via la fase di assemblaggio dell’European Service Module

Un'mmagine artistica della capsula Orion con l'European Service Module (C) ESA/NASA.
Un'mmagine artistica della capsula Orion con l'European Service Module (C) ESA/NASA.

È iniziata nei giorni scorsi presso gli stabilimenti dell’Airbus Defence and Space di Brema in Germania, la fase di assemblaggio dell’European Service Module (ESM) che farà parte del veicolo spaziale Orion della NASA, designato al trasporto degli astronauti nello spazio profondo. L’ESM fornirà propulsione, energia, controllo termico, aria ed acqua.

Questa importante fase prevede l’assemblaggio di oltre 20.000 componenti, dagli equipaggiamenti elettrici, ai propulsori, passando per i pannelli solari, i serbatoi per i carburanti e l’aria, oltre alle centinaia di metri di cavi e tubazioni.

Dopo l’arrivo della Flight Model Structure dal sito di Torino della Thales Alenia Space, i responsabili di ESA, NASA ed Airbus riunitisi a Brema lo scorso 19 Maggio, hanno aggiornato la stampa sui progressi del Programma Orion.

Il secondo test flight del veicolo Orion ed il suo primo lancio con il nuovo razzo della NASA Space Launch System, è stato denominato Exploration Mission-1 ed avverrà nel 2018. Si tratterà di una missione senza equipaggio che avrà l’obiettivo di inviare la capsula più di 64.000 km oltre la Luna per dimostrarne la performance e l’affidabilità. La prima missione abitata, l’Exploration Mission-2 non verrà lanciata prima del 2021.

L’ESM ha una forma cilindrica, con un diametro ed un’altezza di quattro metri. Esso sarà caratterizzato da quattro pannelli solari disposti ad “X” come quelli del veicolo automatico dell’ESA ATV, che avranno un’estensione di 19 metri e genereranno l’equivalente di energia sufficiente ad alimentare due appartamenti. Il suo motore principale ed i suoi 32 propulsori più piccoli saranno alimentati da 8,6 tonnellate di propellente. La massa complessiva dell’European Service Module supererà di poco le 13 tonnellate, ed il suo sistema propulsivo sarà in grado di fornire inoltre ad Orion capacità di manovra orbitale e di controllo attitudinale. L’ESM garantirà ad Orion il sistema di supporto vitale per l’equipaggio ed il sistema di gestione dell’energia e del controllo termico. Infine, la parte non pressurizzata del modulo di servizio potrà trasportare anche del carico addizionale.

Nella gestione delle fasi di sviluppo e di costruzione dell’ESM, l’Airbus Defence and Space può attingere dalla sua enorme esperienza accumulata come principale appaltatore del veicolo automatico dell’ESA ATV (Automated Transfer Vehicle), che per diversi anni ha inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale equipaggiamenti, pezzi di ricambio, cibo, aria ed acqua per i suoi equipaggi.

Con l’Orion Service Module, siamo parte di una missione spaziale storica,” ha detto François Auque, Capo della Space Systems. “Faremo in modo di garantire il successo di questa missione, lavorando mano nella mano con i nostri clienti ESA e NASA e con i nostri partner industriale Lockheed Martin Space System”.

 

Qui ulteriori immagini e filmati.

 

Fonte Airbus Defence & Space.

 

 

 

 

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)