Un vettore Lunga Marcia 2D ha messo in orbita il satellite Shijian-10

Il lancio di Shijian-10 Credits: CNSA
Il lancio di Shijian-10 Credits: CNSA

Martedì 5 aprile la Cina ha lanciato per mezzo di un vettore Lunga Marcia 2D il satellite recuperabile Shijian-10 che dovrebbe svolgere una missione di 15 giorni prima di deorbitare e venir recuperato nella regione di Sichuan. Il lancio è avvenuto alle 19.38 italiane (17.38 UTC) con partenza dal pad 603 del sito LC43 del Jiuquan Satellite Launch Center, il primo storico sito di lancio cinese situato nel deserto del Gobi vicino al confine con la Mongolia.

Shijian-10 dovrebbe operare su un’orbita di 220 x 482 km con un’inclinazione di 63 gradi e il suo peso al lancio era di circa 3600 kg. Purtroppo le prime tracciature, non ufficiali, dopo il lancio mostrano che l’orbita raggiunta è di 234 x 268 km rivelando un possibile problema: potrebbe trattarsi di un calo di potenza di uno degli stadi o ancora uno spegnimento prematuro come accaduto alla missione Kwangmyongsong 4 all’inizio di quest’anno. Anche l’inclinazione risulta diversa da quanto preannunciato con circa 20 gradi in meno, si trova infatti a un’inclinazione di 43. Tutti questi indizi portano a ipotizzare una conclusione prematura della missione a causa dell’orbita più bassa e a un rientro in Mongolia invece che in Sichuan ma non ci sono conferme ufficiali.

La capsula Shijian-10 con il fairing mentre sta per essere montata sul vettore Lunga Marcia 2D Credits: CNSA

La capsula Shijian-10 con il fairing mentre sta per essere montata sul vettore Lunga Marcia 2D
Credits: CNSA

Shijian-10, progettata dalla Chinese National Space Administration (CNSA), rappresenta la 24-esima missione con un satellite recuperabile lanciata dalla Cina e si propone si promuovere la ricerca condotta in ambiente di microgravità, infatti trasporta una serie di esperimenti da condurre proprio in microgravità che coprono i campi delle scienze fisiche e biologiche:

scienze fisiche

  • 6 sulla fisica dei fluidi
  • 3 sulla combustione in microgravità
  • 8 sulla scienza dei materiali

biologia

  • 3 sugli effetti delle radiazioni spaziali
  • 3 sugli effetti della gravità
  • 4 di biotecnologia

Oltre a questi, ci sarà anche un esperimento di proprietà dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA) studiato per migliorare le nostre conoscenze sulle riserve di petrolio nascoste sotto km di crosta terrestre: si tratta di un contenitore ad alta pressione riempito di petrolio grezzo di cui si studierà il comportamento in microgravità.

Tutti questi esperimenti sono stati selezionati fra un gruppo di 200 proposte presentate tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 con la CNSA che ha vagliato la configurazione della piattaforma spaziale a maggio 2006.

Rappresentazione artistica di Shijian-10  in orbita. Credits: CNSA

Rappresentazione artistica di Shijian-10 in orbita.
Credits: CNSA

La successiva fase di organizzazione della missione è stata fermata circa un anno dopo a causa della riorganizzazione di CNSA ed è ripartita solo nel 2011 quando il governo cinese ha stabilito di spostare la gestione nazionale dei satelliti scientifici dalla CNSA alla Chinese Academy of Sciences (CAS). L’organizzazione della missione è quindi ripartita e si è conclusa a fine 2012 e a quel punto all’inizio del 2013 è partita la fase di progettazione.

Gli scopi scientifici degli esperimenti selezionati sono ufficialmente:

  • la promozione della ricerca di base sulla fisica dei fluidi e degli esperimenti biologici
  • il supporto del volo spaziale umano attraverso la ricerca sulla sicurezza antincendio
  • il miglioramento della salute umana attraverso gli studi biotecnologici
  • lo sviluppo dell’alta tecnologia attraverso esperimenti di combustione del carbone, di manipolazione dei materiali e delle biotecnologie

Questo tipo di missioni scientifiche sono effettuate dalla Cina da molto tempo e precisamente dagli anni 80 del secolo scorso tramite il programma FSW che utilizzava, come in questo caso dei satelliti recuperabili, ma lo stesso tipo di esperimenti sono stati svolti e saranno svolti anche all’interno delle Shenzhou, le capsule adibite al trasporto umano, sia in versione abitata che non.

Il vettore Lunga Marcia 2D durante il lancio del satellite venezuelano VRSS-1 / Miranda il 28 settembre 2012 Credits: Cristóbal Alvarado Minic

Il vettore Lunga Marcia 2D durante il lancio del satellite venezuelano VRSS-1 / Miranda il 28 settembre 2012
Credits: Cristóbal Alvarado Minic

Il razzo utilizzato per questa missione, il Lunga Marcia 2D (Chang Zheng-2D), è un vettore a 2 stadi sviluppato dallo Shanghai Academy of Spaceflight Technology e utilizzato principalmente per il lancio in orbita bassa terrestre di una gran varietà di satelliti. Il suo sviluppo è iniziato nel febbraio del 1990 e nel 2002 è stato aggiornato con un fairing da 3,35 metri e un motore per il controllo d’assetto per il secondo stadio per soddisfare le richieste dei satelliti da lanciare in orbita eliosincrona (Sun-Synchronous Orbit SSO). In seguito anche lo scarico del propellente residuo e la deorbitazione del secondo stadio è stata implementata con successo. Il lanciatore è caratterizzato da alta affidabilità, ampio spettro di utilizzi e tecnologia consolidata. Può portare fino a 1300 Kg in un orbita di 645 Km SSO, è lungo 41 metri circa con il solo fairing che raggiunge quasi i 7 metri e una circonferenza uniforme di 3,35 metri. Con il Lunga Marcia 4 condivide il primo stadio e anche il secondo è derivato dal secondo del medesimo vettore ma con alcuni miglioramenti alla baia dei componenti elettronici di gestione del veicolo. Al lancio può pesare fino a 232.250 kg e il primo stadio sviluppa 2961,6 kN di spinta grazie al motore alimentato da propellenti ipergolici (Dimetilidrazina Asimmetrica UDMH e Tetraossido di Diazoto N2O4) che funziona per circa 170 secondi. Ne esiste anche una versione con il fairing più stretto e precisamente di 2,90 metri. Il suo primo lancio è avvenuto il 9 agosto del 1992 sempre dal Jiuquan Satellite Launch Center, conosciuto anche come Shuang Cheng Tze Launch Center. E’ il sito del primo lancio satellitare della Cina, avvenuto il 24 aprile 1970 tramite un Lunga Marcia 1 che ha lanciato il satellite Dongfanghong-1. Si tratta anche del sito di lancio di tutte le missioni abitate cinesi che partono proprio dal LC-43 da cui è partita questa missione ma dal secondo pad che compone il complesso, il 921, diversamente dai voli del Lunga Marcia 2D che partono dal pad 603.

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Rudy Bidoggia

Appassionato di spazio e di tutto ciò che è scienza dalla tenera età, scrive dal 2012 per AstronautiNews. Lavora come tecnico informatico presso un'azienda metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia.