ISS Weekly Status Report – 39.2014

ISS, Shuttle ed ATV

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

14 novembre

3D Printing in Zero-G
Wilmore ha completato una verifica del payload denominato 3D Printing in Zero-G, dopo aver ripassato la documentazione delle procedure ad esso connesse, in vista dell’avvio delle attività in programma a partire dalla prossima settimana. L’esperimento denominato 3D Printing in Zero–G intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.

Seedling Growth-2 Experiment
Wilmore ha effettuato la seconda delle tre sessioni di raccolta dati per l’esperimento Seedling Growth-2. Durante questa sessione, Wilmore ha rimosso gli Experiment Containers (ECs) dall’European Modular Cultivation System (EMCS), ha elaborato e fotografato i campioni per poi riporli nel Minus Eighty degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI) per il congelamento e lo stivaggio, in attesa del loro ritorno a Terra. Wilmore ha poi installato quattro EC sulla EMCS Rotor A in preparazione della terza sessione dell’esperimento. Seedling Growth-2 è la prosecuzione della serie di esperimenti legati allo studio della Arabidopsis thaliana. Seedling Growth-2, uno studio nato in collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato progettato per determinare gli effetti della gravità sui meccanismi di comunicazione cellulare del fototropismo e per studiare la crescita delle cellule e lo sviluppo delle piantine in condizioni di microgravità. Seedling Growth 2 richiede l’effettuazione di tre sessioni EMCS nel corso delle quali vengono acquisite immagini e dati dei campioni congelati. La prossima sessione dell’esperimento verrà avviata sabato prossimo.

Japanese Experiment Module Remote Manipulator System (JEMRMS) Backup Drive System (BDS) Reconfiguration
Wilmore ha configurato i cavi ed eseguito una verifica al JEMRMS BDS. Queste verifiche sono state effettuate in preparazione dell’arrivo del cargo della missione SpaceX-5, quando il JEMRMS verrà utilizzato per trasferire i carichi esterni.

Compound Specific Analyzer-Combustible Products (CSA-CP) Activation and Checkout
Wilmore ha completato l’ultima verifica e la successiva attivazione dei 4 CSA-CP che sono giunti sulla ISS con la Sojuz 40S.

 

17 novembre

Salivary Markers
Questa mattina, Wilmore ha compilato uno dei questionari per Salivary Marker. Gli effetti di una lunga esposizione alla microgravità vengono approfonditi dallo studio Salivary Markers of Innate Immunity che prevede sei sessioni di raccolta di campioni di sangue, saliva, urine ed una valutazione del proprio stato di salute su sei temi indagati prima, durante e dopo aver concluso il volo nello spazio. Questi campioni vengono utilizzati per misurare i marcatori di riattivazione virale latente (un indicatore globale di compromissione immunitaria e rischio di infezione) in combinazione con le proteine antimicrobiche salivari. Questa ricerca permetterà di identificare un sistema immunitario con problemi prima che questo si manifesti come un rischio per la salute dell’intero equipaggio. Il mantenimento di un robusto sistema immunitario durante le missioni spaziali di lunga durata sarà importante per garantire il successo di una missione. Se un’eventuale abbassamento delle difese immunitarie fosse causato dal volo spaziale, questo studio permetterà lo sviluppo di appropriate contromisure che contribuiranno a mitigarne i rischi.

3D Printing in Zero-G
Wilmore ha eseguito i passaggi necessari per attivare la stampante 3D nel Micro-gravity Science Glovebox (MSG) Work Volume in preparazione dell’avvio della fase di stampa. Dopo l’attivazione dell’hardware, l’equipaggio ha osservato attentamente la stampa di un campione; fase necessaria alla calibrazione della stampante 3D. Verso la fine del processo di stampa, il campione si è separato dal vassoio di stampa e la Payload Developer (PD) ha emesso un ordine di arresto. Gli specialisti stanno analizzando quanto prodotto e valuteranno quali saranno i prossimi passi. L’esperimento denominato 3D Printing in Zero–G intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.

JEM Freezer-Refrigerator Of STirling cycle (FROST) apply Epoxy Putty
All’inizio di quest’anno era stata rilevata la presenza di corrosione all’interno del coperchio che copre i campioni del JEM FROST Cooler 1. Oggi Wilmore ha applicato Epoxy Putty sulla corrosione con lo scopo di prevenirne la diffusione.

 

18 novembre

Multi-user Droplet Combustion Apparatus (MDCA)
Wilmore ha ripassato le procedure e predisposto l’hardware per effettuare la prima parte della sostituzione dell’MDCA – MDCA Hardware Replacement Part 1. L’attività di oggi ha visto l’equipaggio configurare il Fluid Combustion Facility (FCF) MDCA Chamber Insert Assembly (CIA) a sostegno dell’esperimento Flame Extinguishment Experiment-2 (FLEX-2) Binary-Droplet Array. L’equipaggio ha successivamente rimosso l’MDCA CIA dalla CIR Combustion Chamber, contenuta nella Maintenance Work Area (MWA), rimosso l’MDCA Fiber Arm, rimossi entrambi gli MDCA Igniters, sostituito l’MDCA Color Camera ed infine reinstallato l’MDCA CIA nella Chamber. FLEX-2 utilizza piccole goccioline di combustibile per studiare le caratteristiche della combustione nello spazio. Questi esperimenti analizzano come ed in che modo viene bruciato il combustibile, le condizioni in cui si forma la fuliggine ed il modo in cui una miscela di combustibili evapori prima di bruciare. I risultati di FLEX-2 daranno agli scienziati una migliore comprensione di come gli incendi si comportano nello spazio e fornirà importanti informazioni che saranno utili per aumentare l’efficienza del carburante nei motori che utilizzano combustibili liquidi.

 

19 novemnre

Khladon (Freon 218) Venting
Samokutyaev e Serova hanno effettuato le operazioni necessarie per abbassare la pressione del Khladon (Freon 218) utilizzato dal sistema di condizionamento installato nel segmento russo della ISS. Questa attività avrebbe dovuto rilasciare all’esterno della ISS parte del gas contenuto nell’impianto russo ma, a causa di alcune perdite presenti nelle condutture di scarico, il rilascio è stato involontariamente effettuato all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. La quantità di Freon 218 disperso all’interno della ISS è circa 100g, il che si traduce in una densità di 117 mg/m3 sul volume della ISS dopo circa 2 ore dal rilascio del gas. Tale valore rimane comunque inferiore al livello di “rischio zero” che è stato definito essere pari a 150 mg/m3. La purificazione dell’aria verrà effettuata dal Russian Air Purification System e dall’USOS Trace Contaminant Control System (TCCS), attivi con la configurazione standard.

Aniso Tubule
Wilmore ha predisposto il microscopio a fluorescenza ed il computer portatile per una verifica iniziale del Multipurpose Small Payload Rack (MSPR) Work Volume. Queste attività sono necessarie per l’ormai prossimo avvio dell’esperimento Aniso Tubule. Gli scienziati esamineranno la crescita degli ipocotili della Arabidopsis e le modifiche all’orientamento dei microtubuli corticali in condizioni di microgravità. L’esperimento Aniso Tubule intende chiarire i meccanismi di resistenza alla gravità delle piante e dei vegetali in generale, nel tentativo di dare una risposta su quanto avvenuto nella preistoria, ovvero la transizione dei vegetali da un ambiente acquatico all’ambiente terrestre.Lo studio analizza la crescita in microgravità della Arabidopsis thaliana, indagando lo stato della sua crescita.

Multi-user Droplet Combustion Apparatus (MDCA) Hardware Replacement, Part 2
Wilmore ha continuato a lavorare sull’MDCA a sostegno delle future sessioni dell’esperimento Flame Extinguishment Experiment-2 (FLEX-2). L’equipaggio ha rimosso l’MDCA Chamber Insert Assembly (CIA) dal Combustion Integrated Rack (CIR) Combustion Chamber contenuta nella Maintenance Work Area (MWA), sostituito entrambi gli iniettori del bruciatore, installato entrambi i bruciatori MDCA, installato l’MDCA Fiber Arm, sostituito entrambi gli MDCA Fuel Reservoirs e reinstallato l’MDCA CIA nella Chamber. FLEX-2 utilizza piccole goccioline di combustibile per studiare le caratteristiche della combustione nello spazio. Questi esperimenti analizzano come ed in che modo viene bruciato il combustibile, le condizioni in cui si forma la fuliggine ed il modo in cui una miscela di combustibili evapori prima di bruciare. I risultati di FLEX-2 daranno agli scienziati una migliore comprensione di come gli incendi si comportano nello spazio e fornirà importanti informazioni che saranno utili per aumentare l’efficienza del carburante nei motori che utilizzano combustibili liquidi.

 

20 novembre

Fluids Integration Rack (FIR) maintenance
Wilmore ha sostituito sia l’LMM (Light Microscopy Module) Microscope Power/Data Cable 1 che la LMM Monochrome Camera 1, dopodichè ha configurato LMM per la definizione delle funzionalità del microscopio. Queste attività di configurazione hanno compreso la rimozione dell’ultimo campione ACE (Advanced Colloids Experiment), la sostituzione di una lente dell’obiettivo e l’installazione del Preliminary Advanced Colloids Experiment (PACE) Target all’interno dell’Auxiliary Fluids Container.

Portable Power Supply-2 (PPS-2) (T-Cell Activation in Aging)
Wilmore ha predisposto l’alimentatore elettrico portatile nel modulo Columbus, ha estratto dagli imballi di protezione ed installato un modulo Kubik, dopidichè ha eseguito una verifica funzionale del PPS alla massima potenza prevista per i moduli Kubik. Dopo aver completato le verifiche in programma, Wilmore ha scollegato e stivato l’unità Kubik. L’esperimento T-Cell Culture Cassettes, progettato per funzionare in Kubik, verrà consegnato sulla ISS dalla missione SPX-5. T-Cell Activation in Aging indagherà sulle cause che provocano l’indebilimento del sistema immunitario umano quando posto in microgravità. T-Cell, un tipo di globulo bianco, è una cellula rivestita con recettori chimici che devono agire insieme e contemporaneamente per attivare il sistema immunitario.
[ndt : lo studio sulle T-Cell, effettuato su un gran numero di volontari di tutte le età a Terra e nello spazio, servirà per determinare i cambiamenti nella produzione di proteine e la risposta genica a Terra ed in condizioni di microgravità. L’abbassamento delle difese immunitarie è un problema comune per gli anziani. Gli stessi cambiamenti chiave, evidenziati nei sistemi immunitari degli anziani, sono quelli che si riscontrano negli astronauti al loro ritorno da un volo spaziale.]
[ndt : KUBIK è costituito da un piccolo volume a temperatura controllata, che può funzionare sia come un incubatore che come frigorifero (+6° C a +38° C i suoi range di funzionamento). KUBIK mette a disposizione dell’esperimento il suo volume, il controllo della temperatura ed eventualmente anche la potenza elettrica necessaria. E’ dotato di una centrifuga interna che permette un controllo in parallelo e simultaneo su campioni sottoposti ad 1G ed in microgravità. Gli esperimenti per KUBIK devono essere progettati per adattarsi all’interno di piccoli contenitori di dimensioni standard, ma è anche possibile interfacciare esperimenti che necessitino di contenitori più grandi, e quindi posti all’esterno di KUBIK, tramite un’apposita interfaccia di collegamento. Non è possibile mettere in comunicazione gli esperimenti con l’interfaccia KUBIK, visto che fornisce solamente servizi quali il controllo della temperatura e l’alimentazione elettrica, pertanto l’hardware di ciascun esperimento deve essere progettato per funzionare autonomamente.]

BioLab (Triplelux-B)
L’attività di aggiornamento dei display Triplelux sul portatile BioLab è stata rinviata. L’attività era stata prevista in vista della consegna, con il cargo della missione SPX-5, dei campioni dell’esperimento Triplelux-B. L’obiettivo dello studio Triplelux-B è quello di migliorare la comprensione della risposta alle radiazioni dei meccanismi cellulari e l’alterazione delle funzioni del sistema immunitario nel corso di un volo spaziale.
[ndt : Le missioni spaziali di lunga durata presentano una serie di rischi per la salute degli astronauti. Alcuni effetti, provocati dal vivere nello spazio, sembrano agire a livello cellulare. Per questo motivo è importante comprendere i meccanismi che sono alla base di questi effetti. Questo progetto utilizza hemocytes invertebrati per concentrarsi su due aspetti della funzione cellulare che possono avere importanza medica : la sinergia tra gli effetti delle radiazioni e la microgravità sulla funzione cellulare, e la reazione delle funzioni immunitarie nel corso di un volo spaziale di lunga durata.]

Waste and Hygiene Compartment (WHC) Manual Fill
Quale parte delle operazioni di manutenzione ordinaria, Wilmore ha effettuato un riempimento manuale del WHC Flush Water Tank. La procedura di intervento aveva obbligato Wilmore a scollegare temporaneamente la Dose Pump per proteggerla dalle eventuali sovrapressioni che si sarebbero potute osservare durante la fase di riempimento. Al termine del riempimento la Dose Pump è stata riattivata. Wilmore ha inviato a Terra alcune foto scattate durante l’attività di manutenzione.

 

21 novembre

Seedling Growth-2
Oggi è stata completata la terza delle tre sessioni di sei giorni di crescita. Wilmore ha rimosso gli Experiment Containers (ECs) dall’European Modular Cultivation System (EMCS) ed ha trattato i campioni per poi stivarli in MELFI per il congelamento, in attesa del loro ritorno a Terra su uno dei prossimi voli. In uno sforzo volto alla soluzione dei problemi fin qui riscontrati, l’equipaggio ha installato il singolo EC che non era stato idratato durante la prima sessione dell’esperimento. Seedling Growth-2 è la prosecuzione della serie di esperimenti legati allo studio della Arabidopsis thaliana. Seedling Growth-2, uno studio nato in collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato progettato per determinare gli effetti della gravità sui meccanismi di comunicazione cellulare del fototropismo e per studiare la crescita delle cellule e lo sviluppo delle piantine in condizioni di microgravità. Seedling Growth-2 richiede l’effettuazione di tre sessioni EMCS nel corso delle quali vengono acquisite immagini e dati dei campioni congelati. La prossima sessione dell’esperimento verrà avviata sabato prossimo.

3D Printing in Zero-G
Wilmore ha eseguito le procedure necessarie per aprire la stampante 3D e rimuovere il campione, parzialmente completato, che era stato stampato il 17 novembre. Successivamente ha avviato la stampa di un secondo campione per permettere una ulteriore fase di calibrazione della stampante. L’esperimento denominato 3-D Printing In Zero-G intende dimostrare la fattibilità tecnologica di realizzare stampe di oggetti tridimensionali in microgravità. In genere, una stampante 3D estrude flussi di plastica riscaldata, metallo o altro materiale, depositando uno strato sopra l’altro per creare un oggetto 3D. Provare una stampante 3D sulla Stazione Spaziale Internazionale, utilizzando un tecnologia di estrusione della plastica a temperature relativamente basse, rappresenta il primo passo verso la creazione di componenti e parti di ricambio che potranno essere utilizzate direttamente sulla ISS.

Command and Data Handling (C&DH) MIL-STD-1553 Data Bus Checkout
Oggi i Flight Controllers hanno verificato con successo tutti i 1553 data bus attivi configurati sui Multiplexer/De-multiplexers (MDMs) installati sulla ISS. Questo controllo viene effettuato ogni 6 mesi per verificare la ridondanza e le prestazioni del flusso di comunicazione da e verso Terra.

Russian Treadmill (BD2) Status
Ieri si è guastato il pannello di controllo del Treadmill russo (BD2). I membri russi dell’equipaggio sono stati autorizzati ad utilizzare il Treadmill (T2) USOS, in attesa che il BD2 venga riparato. Durante la notte, l’equipaggio ha effettuato una analisi del problema senza peraltro giungere ad una soluzione. Gli sforzi volti al recupero della piena funzionalità del Treadmill russo proseguiranno nei prossimi giorni, nel frattempo i Ground teams russi stanno valutando in che modo inviare sulla ISS i ricambi necessari per la riparazione del guasto.

 

23 novembre

41 Sojuz (41S) Launch and Dock
La Sojuz 41S, con un equipaggio composto da Shkaplerov, Cristoforetti e Virts, è stata lanciata oggi dal cosmodromo di Bajkonur alle ore 15:01 CST. Dopo l’inserimento orbitale, il veicolo ha dispiegato le antenne ed i pannelli solari per proseguire il suo viaggio di 4 orbite e giungere all’appuntamento con la ISS. Il docking al modulo MRM-1 è avvenuto alle ore 20:49 CST, mentre l’apertura del portello è stata effettuata alle ore 23:03 CST. Con l’arrivo della Sojuz 41S, l’equipaggio della ISS torna ad essere composto da 6 membri.

Sound Level Meter (SLM) Operations
Wilmore ha effettuato alcune misurazioni acustiche. Questa è una attività di routine effettuata per rilevare l’inquinamento acustico nelle aree abitabili della Stazione Spaziale Internazionale. I dati verranno successivamente trasferiti ad uno Station Support Computer (SSC) per poi essere inviati in downlink a Terra per le analisi.

 

25 novembre

Advanced Resistive Exercise Device (ARED) Cable Fraying
Ieri l’equipaggio aveva riferito di aver rilevato lo sfilacciamento dell’ARED Left Upper Stop Cable, sfilacciamento confermato anche dall’analisi effettuata su alcune fotografie inviate ai Ground teams. Oggi l’equipaggio ha sfilato il Left Upper Stop Cable per evitarne la rottura, ed ha ispezionato lo stato del Right Upper Stop Cable. I Ground teams stanno analizzando altre immagini per capire se le attività ARED sono sicure; si prevede di riuscire a fornire una risposta entro sera. Al momento ARED rimane non utilizzabile.

ELITE-S2 (ELaboratore di Immagini TElevisive, Space qualified, version 2) (Blind and Imagined)
Cristoforetti ha prelevato l’hardware ELITE ed ha configurato i sistemi nel Japanese Experiment Module (JEM) in preparazione dell’esperimento denominato Blind and Imagined che lei stessa effettuerà domani. Le indagini chiamate Movement in Orbital Vehicle Experiments Short and Blind (MOVE SB) e Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics (SHRINK), raccolte sotto il nome Blind and Imagined, non sono altro che una serie di esperimenti che i membri dell’equipaggio eseguiranno sulla ISS per mettere alla prova i loro sensi. Obiettivo di queste ricerche è lo studio dei meccanismi di adattamento sensori-motorio alla condizione prolungata di assenza di gravità in astronauti impegnati in missioni spaziali sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In particolare ci si propone di indagare le nuove strategie ed i nuovi criteri di pianificazione ed esecuzione del movimento indotti dall’ambiente microgravitazionale, tramite due protocolli di movimento sperimentali: MOVE SB (MOVE Short and Blind), movimenti di raggiungimento di un target, e SHRINK (Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics), movimenti di lancio e recupero di una palla virtuale.

Cognition
Wilmore ha caricato il software Cognition dopodichè ne ha verificato la configurazione sul computer portatile. Individualized Real-Time Neurocognitive Assessment Toolkit for Space Flight Fatigue (Cognition) è il nome che accorpa un gran numero di esperimenti il cui scopo è la misurazione di come il volo spaziale influenzi i cambiamenti fisici; ad esempio la microgravità e la mancanza di sonno possono influire sulle prestazioni cognitive. Cognition, che include dieci brevi test computerizzati che coprono una vasta gamma di funzioni cognitive, è in grado di fornire un feedback immediato sui risultati dei test attuali e passati. Il software consente la misurazione in tempo reale delle prestazioni cognitive degli astronauti impegnati nella loro missione di lunga durata.

3D Printing in Zero-G
Wilmore ha recuperato il primo campione creato nel corso del primo esperimento di stampa 3D. Durante la fase di stampa il campione si era attaccato al vassoio di stampa, per questo motivo l’equipaggio è stato costretto ad effettuare la sostituzione del cassetto della stampante. L’equipaggio ha dato il via alla stampa di un terzo campione per permettere una ulteriore fase di calibrazione della stampante. Cristoforetti ha completato un ripasso delle procedure dell’esperimento 3D Printing in Zero-G. Questo esperimento intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.

Cyclops/SpinSat Overview
Wilmore e Virts hanno effettuato una panoramica del materiale ed effettuato un ripasso delle procedure della piattaforma Cyclops installata sulla slitta del JEM Airlock. Sono state ripassate anche le procedure di installazione dello Special Purpose Inexpensive Satellite (SpinSat) su Cyclops, in programma per mercoledì, in preparazione del rilascio di SpinSat previsto per venerdì. La piattaforma Cyclops, conosciuta anche come Space Station Integrated Kinetic Launcher for Orbital Payload Systems (SSIKLOPS), permette il rilascio di nanosatelliti all’esterno della ISS. L’obiettivo dell’esperimento SpinSat è quello di far volare un satellite sferico di circa 50 cm di diametro dotato di propulsori micro-thruster a propellente solido e comando elettrico.
[ndt : SpinSat è un’esperimento del NRL (Naval Research Laboratory) di Washington, in collaborazione con DSSP (Digital Solid State Propulsion) di Reno, progettato per dimostrare e definire le prestazioni in orbita della tecnologia ESP (Electrically-controlled Solid Propellant) nello spazio. Questa tecnologia permetterà anche ai piccoli satelliti di effettuare manovre. SpinSat è una sfera in alluminio di 558 mm di diametro e una massa di 57 kg dotata di propulsori ESP fisicamente disposti all’esterno del satellite in grado di fornire la capacità di effettuare due tipi di manovre : spin-up e de-spin.]

European Physiology Module (EPM)
L’equipaggio ha configurato l’hardware, trasferito e stivato gli oggetti in Columbus in vista dell’avvio dell’esperimento Plasma Kristall-4 (PK-4). PK-4 è un payload scientifica progettato per effettuare la ricerca nel campo dei ‘Plasmas Complex’. I Plasma Complex sono miscele gassose composte da gas ionizzato, gas neutro e micro particelle. Le micro-particelle accumulano molta energia che le porta ad interagire fortemente tra loro attraverso la forza di Coulomb.
Queste interazioni possono, in determinate condizioni, portare le microparticelle ad auto-organizzatarsi nei cosiddetti cristalli di plasma. Gli obiettivi scientifici di PK-4 comprendono lo studio di :

Proprietà di trasporto : Dust Diffusion, Idrodinamica (viscosità), e scambio di calore
Termodinamica : funzioni termodinamiche, transizioni di fase, strutture, due o tre particelle Correlazioni
Cinetica e Fisica Statistica : carica e forze, equazioni integrali, Statistical Modelling per sistemi fortemente accoppiati
Onde non lineari e le instabilità.

[ndt : L’esperimento PK prende il nome dalla possibilità di creare dei plasma con struttura cristallina. Questi sono costituiti da particelle di difficile osservazione sulla Terra a causa della sedimentazione. Lo stato di microgravità elimina questa sedimentazione rendendone possibile l’osservazione. Un plasma è un insieme di nano particelle elettricamente cariche poste in sospensione in un fluido. Queste particelle possiedono dunque un potenziale d’interazione che somiglia a quello degli atomi. Questo insieme di particelle può, inoltre, esistere sotto forma gassosa, liquida o cristallina e dare luogo a passaggi da uno stato all’altro.]

Dynamic Surf
Wilmore ha riposizionato il campione Marangoni Deformation10 (MD10) per correggere un offset di 10 millimetri osservato attraverso l’Imager Infra-Red. L’indagine denominata Dynamic Surf è parte di una serie di esperimenti riuniti sotto il nome Marangoni. Marangoni, supportato dalla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), indaga i movimenti convettivi in microgravità, un processo guidato dalla presenza di un gradiente di tensione superficiale prodotto dalla differenza di temperatura che si registra nelle interazioni liquido/gas. I risultati forniranno informazioni su come il calore viene trasferito in microgravità, e consentiranno di migliorare l’efficienza dei sistemi di gestione termica.

MagVector
Cristoforetti ha posizionato e configurato una videocamera all’interno dell’European Drawer Rack (EDR) in preparazione dell’avvio degli esperimenti MAGVECTOR. MAGVECTOR indaga qualitativamente l’interazione tra un campo magnetico in movimento ed un conduttore elettrico.
[ndt : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. MAGVECTOR studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

Emergency Roles & Responsibilities Review/Crew Handover
Oggi i 6 membri dell’equipaggio hanno effettuato un ripasso delle procedure di emergenza. A seguito di tale attività, Wilmore ha iniziato il passaggio di consegne/trasferimento esperienze nei confronti dell’equipaggio appena arrivato.

Cycle Ergometer with Vibration Isolation & Stabilization (CEVIS) Compact Flash Card (CFC) Remove and Replace (R&R)
Wilmore ha installato una nuova Compact Flash Card (CFC) nel pannello di controllo del CEVIS. La nuova CFC consente il trasferimento dei dati dal CEVIS direttamente al pannello di controllo tramite il Joint Station LAN (JSL), eliminando la necessità di un intervento manuale dell’equipaggio e l’utilizzo di una connessione USB tra lo Station Support Computers (SSCs) ed il pannello di controllo del CEVIS.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.