Record di guida extraterrestre per Opportunity

Il rover Opportunity della NASA ha stabilito il nuovo record di distanza percorsa su un altro corpo celeste, superando i 40 km sulla superficie di Marte. Il rover continua a muoversi e a inviare dati scientifici a Terra nonostante sia su Marte da più di 10 anni. Il precedente record apparteneva al rover lunare sovietico Lunokhod 2.

“Opportunity ha percorso più di ogni altro veicolo dotato di ruote su un altro mondo”, ha dichiarato John Callas, direttore del progetto Mars Exploration Rovers (MER) al Jet Propulsion Laboratory della NASA in California. “Il traguardo è veramente straordinario, considerando che l’obiettivo di Opportunity era di percorrere circa 1 km e non è stato progettato per distanze così lunghe. Comunque quello che è importante non è quanti chilometri ha accumulato il rover, ma quanta esplorazione e scoperte abbiamo effettuato lungo quella distanza”.

Uno spostamento di 38 metri effettuato domenica 27 luglio ha portato l’odometria totale di Opportunity a 40,25 km. Il mese appena passato ha portato il rover marziano verso sud lungo il bordo occidentale del cratere Endeavour. Per raggiungere questo immenso cratere il rover aveva percorso più di 32 km nel 2011. Sul bordo del cratere Opportunity ha potuto osservare rocce contenenti argilla e solfati. I siti esaminati evidenziano prove di un’ambiente passato contentente acqua meno acida di quanto osservato nelle rocce vicino al sito di atterraggio di Opportunity.

Se Opportunity continuerà a muoversi raggiungendo il traguardo della maratona (42,195 km), riuscirà a avvicinarsi al prossimo sito di investigazione scientifica, ribattezzato dagli scienziati “Marathon Valley”. Le osservazioni satellitari da diverse sonde in orbita intorno a Marte suggeriscono che la valle contenga diversi minerali argillosi esposti, circondati da pendii scoscesi dove potrà essere possibile studiare le relazioni tra i diversi strati.

Il rover sovietico Lunokhod 2, successore della prima missione Lunokhod nel 1970, atterrò sulla Luna il 15 gennaio 1973, percorrendo circa 39 km in meno di cinque mesi, secondo un calcolo recente effettuato utilizzando le immagini delle tracce sulla superficie lunare lasciate dal rover e provenienti dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.

 

Confronto tra le distanze percorse da vari rover su altri corpi celesti. I rover della NASA Curiosity e Opportunity sono ancora in movimento. I dati sono aggiornati al 28/07/2014 (NASA/JPL-Caltech)

Confronto tra le distanze percorse da vari rover su altri corpi celesti. I rover della NASA Curiosity e Opportunity sono ancora in movimento. I dati sono aggiornati al 28/07/2014 (NASA/JPL-Caltech)

La verifica dei calcoli della distanze percorse da Opportunity e Lunokhod 2 è stata effettuata utilizzando metodi comparabili da Irina Karachevtseva del Laboratorio Cartografico Extraterrestre e dell’Università Statale di Mosca, Brad Jolliff della Washington University a Saint Louis, Tim Parker del JPL ed altri.

“La missione Lunokhod detiene ancora due traguardi importanti di quello che penso sia la prima età dell’oro dell’esplorazione planetaria, gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso”, ha dichiarato Steve Squyres della Cornell University, Principal Investigator dei MER gemelli Spirit e Opportunity. “Adesso siamo in una seconda età dell’oro e quello che abbiamo cercato di fare su Marte con Spirit e Opportunity è stato certamente ispirato da quello che ha fatto il team dei Lunokhod sulla Luna tanti anni fa. È stato un vero onore poterne seguire le storiche tracce.”

Quando Opportunity si stava avvicinando allo storico record nei primi mesi dell’anno, il team di scienziati  scelse il nome “Lunokhod 2” per un cratere di circa 7 metri di diametro sul versante esterno del cratere Endeavour.

Il progetto MER fa parte delle missioni di NASA dedicate all’esplorazione del pianeta rosso in previsione di una futura misisone umana negli anni ’30.

Fonte: NASA

Immagine di apertura: mappa del percorso di Opportunity fino al 27 luglio 2014 – sol 3735 (NASA/JPL-Caltech/MSSS/NMMNHS)

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.