ISS Weekly Status Report – 11.2014

ISS, Shuttle ed ATV

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

25 febbraio

Cube Satellite (CubeSat) Operations and Deploys
Questa mattina l’ingegnere di volo (FE-6) Wakata ha depressurizzato l’airlock del Japanese Experiment Module (JEM), ha aperto il portello esterno ed ha esteso la slitta dal JEM Exposed Facility (JEF) all’esterno della ISS. I JAXA Flight Controllers hanno prelevato gli 8 NanoRacks CubeSat Deployers (NRCSDs) dalla slitta, utilizzando il JEM Remote Manipulator System (RMS), per trasferirli alla posizione di deploy.
Due CubeSats sono stati lanciati con successo da uno di questi NRCSDs, mentre nel corso della settimana gli ulteriori 15 CubeSats saranno rilasciati anche dagli altri NRCSDs.

Aniso Tubule Light Treatment
Wakata ha recuperato il quarto campione dell’esperimento Aniso Tubule da un MELFI per posizionarlo nel Cell Biology Experiment Facility (CBEF) ed esporlo alla luce. Successivamente ha inserito il campione in un sacchetto scuro che non permette il passaggio della luce. Nei prossimi giorni il campione verrà recuperato e posto sul Multi Purpose Small Payload Rack (MSPR) per essere osservato dal microscopio a fluorescenza per una osservazione della durata di 48 ore. L’esperimento Aniso Tubule indaga i ruoli dei microtubuli corticali e delle proteine ​​associate ai microtubuli nella crescita degli steli delle piante.

Material Science Laboratory (MSL) Solidification and Quench Furnace (SQF) Sample Cartridge Exchange
Mastracchio ha rimosso dalla SQF una cartuccia campione usata sostituendola con il campione 13 del Microstructure Formation in Casting of Technical Alloys under Diffusive and Magnetically Controlled Convective Conditions (MICAST) 2. Il campione prelevato verrà inviato a Terra per le analisi.
Questa indagine si propone di approfondire la comprensione dei principi fisici che governano i processi di solidificazione delle leghe metalliche. Lo studio dei modelli dei cristalli risultanti dal processo di trasformazione dei liquidi in solidi è di notevole importanza per migliorare la produzione di materiali come le celle solari e le leghe metalliche.

JEM Internal Thermal Control Systems (ITCS) Maintenance
(FE-3) Hopkins ha installato oggi nel JEM un ITCS Maintenance Canister. In tutti i moduli ITCS USOS (tranne il Node 2) è presente un disinfettante chiamato ortoftalaldeide (OPA). Questo disinfettante degrada naturalmente con il passare del tempo e per rimpiazzarlo occorre collegare una bomboletta di nuovo disinfettante per travasarne il contenuto nell’impianto dell’ITCS. Questa attività di manutenzione si è resa necessaria poiché il disinfettante del JEM aveva ormai
raggiunto il livello minimo.

Extravehicular Activity (EVA) Mobility Unit (EMU) 3010 Pump Inlet Filter Remove and Replace (R&R)
Mastracchio ha sostituito il filtro della pompa di aspirazione della EMU 3010. Il vecchio filtro verrà inviato a Terra con la Sojuz 36S per poter proseguire le indagini su quali siano state le cause che hanno determinato il problema evidenziato da Parmitano.

In-Flight Maintenance (IFM) Crew Quarters (CQ) Clean
Hopkins ha rimosso la polvere dai condotti di aspirazione e scarico del Crew Quarters (CQ), dai sensori di flusso e dalle ventole. Queste operazioni vengono svolte una volta ogni 6 mesi come attività di manutenzione preventiva.

Water Processor Assembly (WPA) Fault
Durante il ciclo di lavoro di ieri notte, il WPA ha evidenziato l’errore “Process 3 Fault”. Si ritiene che questa segnalazione indichi una perdita al reattore catalitico. La WPA è stata fermata ed ora i Ground Teams stanno valutando il problema.

 

26 febbraio

Cube Satellite (CubeSat) Operations and Deploys
Nel corso della notte sono stati lanciati con successo dai JAXA Robotic Flight Controllers 4 satelliti CubeSats. Nei prossimi due giorni verranno rilasciati ulteriori 11 satelliti.

Radiation Dosimetry Inside ISS-Neutrons 2 (RaDI-N2) Space Bubble Detector Deploy
(FE-5) Mastracchio ha ricevuto 8 “bubble detectors”, inizializzati da un membro russo dell’equipaggio, per essere installati nelle posizioni previste.
L’esperimento Radi-N2 è un’indagine che segue le precedenti RaDI-N1 e Matroshka-Rdi ed è destinato a dettagliare la radiazione di neutroni all’interno della ISS. Degli 8 rivelatori a bolla, 7 sono collegati a postazioni fisse poste all’interno della ISS, mentre uno è indossato da un membro dell’equipaggio. I risultati di questa indagine saranno utilizzati per definire i rischi per la salute dei membri dell’equipaggio della ISS e per sviluppare misure di protezione avanzate per i voli spaziali del futuro.

Body Measures Investigation
L’ingegnere di Volo (FE-6) Wakata, con l’assistenza di Mastracchio in qualità di operatore, ha predisposto le telecamere e la strumentazione necessaria per raccogliere foto e misure delle dimensioni del proprio corpo essendo giunto al traguardo del Flight Day 105 (FD105).
E’ risaputo che in orbita il fisico degli astronauti subisce variazioni nelle dimensioni indotte dal vivere in ambienti in microgravità. L’obiettivo di questo studio è raccogliere dati per meglio comprendere l’entità e la variabilità di questi cambiamenti. Questo studio è importante per poter predeterminare i cambiamenti che possono verificarsi durante il volo spaziale in missioni di lunga durata e per essere in grado di gestire le modifiche all’abbigliamento, alle postazioni di lavoro, etc.

Human Research Facility (HRF) Space Linear Acceleration Mass Measurement Device (SLAMMD) Body Measures
Hopkins e Wakata hanno eseguito le misurazioni mensili della propria massa corporea. Queste misurazioni sono utilizzate a sostegno dell’esperimento Pro K e dell’esperimento relativo alle dimensioni del corpo.
SLAMMD fornisce indicazioni sulla massa corporea attraverso l’applicazione della seconda legge del moto di Newton (la forza è uguale alla massa per l’accelerazione); vengono caricate due molle per generare una forza nota contro un membro dell’equipaggio posto su un braccio di estensione e l’accelerazione risultante viene utilizzata per calcolare la massa del soggetto.

Story Time From Space
Hopkins ha attivato una videocamera ed ha letto il libro “Max Goes to Jupiter”. Questo è il quinto libro di lettura del progetto denominato Story Time From Space che prevede una introduzione alla scienza tramite semplici dimostrazioni registrate a bordo della ISS. I membri dell’equipaggio devono leggere cinque racconti per bambini di argomenti legati alla scienza, alla tecnologia ed alla matematica i cui concetti verranno integrati con semplici esperimenti.
Questi video verranno inviati a Terra e pubblicati come materiale didattico messo a disposizione del Center for the Advancement of Science in Space (CASIS) Academy.

Audio Bus Coupler (ABC) 2 Remove and Replace (R&R)
Hopkins ha sostituito un ABC 2 situato in Lab. Il sottosistema audio è responsabile della distribuzione della voce e dei toni di avviso in tutti i segmenti americani della ISS – United States On-orbit Segment (USOS) – attraverso due bus ridondati (A e B) in fibra ottica. Questo intervento è stato eseguito nel tentativo di risolvere il problema del Bus B in evidenza dallo scorso 12 febbraio. Dopo la sostituzione, i Flight Controllers hanno attivato il nuovo ABC e sono stati in grado di effettuare con successo un Comm Check utilizzando solamente la fibra ottica del bus B, ma il difetto si è manifestato nuovamente. Il sottosistema audio è attualmente operativo nominalmente sulla Fiber Optic Channel A, ma non essendo disponibile il Channel B, il sistema audio non dispone della opzione fault-tolerant. Nel frattempo prosegue l’indagine per la ricerca della fonte dei guasti della Fiber Optic Channel B.

Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Backup Drive Unit (BDU) Phase 3 Commissioning
Oggi i Robotics Ground Controllers hanno attivato il Mobile Servicing System (MSS) ed eseguito la Phase 3 del Commissioning del SPDM BDU. Lo scopo di questa attività era verificare che ciascun giunto si muovesse correttamente fino a giungere alla posizione desiderata, quando guidato dalla Backup Drive Unit (BDU). Queste verifiche sono state effettuate in preparazione della missione SPDM SpaceX-3 prevista per il prossimo marzo.

 

27 febbraio

Cube Satellite (CubeSat) Operations
La scorsa notte i JAXA Robotic Flight Controllers hanno rilasciato altri quattro satelliti CubeSats dai due NanoRacks CubeSat Deployers (NRCSDs). I restanti 7 CubeSats verranno lanciati questa notte.

Try Zero-Gravity (Try Zero-G) Experiments
L’ingegnere di volo (FE-6) Wakata ha eseguito una nuova sessione dell’esperimento denominato JAXA Try Zero-G, registrando con una telecamera le attività da lui svolte. L’esperimento Try Zero-G permette al pubblico, soprattutto ai bambini, di votare e suggerire attività fisiche che gli astronauti JAXA eseguiranno nello spazio. Lo scopo, prettamente didattico, è quello di mostrare le differenze che ci sono tra un esercizio eseguito sulla Terra e lo stesso eseguito a gravità 0. Le categorie previste per questo esperimento sono i movimenti nello spazio, le capriole e l’utilizzo dell’acqua. I video di questi esperimenti verranno utilizzati per formare gli educatori in tutto il Giappone.

Burning and Suppression of Solids–2 (BASS-2) Anomaly Investigation
Il 20 febbraio l’equipaggio della ISS ha notato uno scolorimento, derivante da esposizione al calore, sulla porta del rack. Gli specialisti a Terra stanno indagando la causa di questa anomalia. Oggi Mastracchio ha ispezionato l’area di lavoro ed ha successivamente valutato la funzionalità degli interruttori di sicurezza delle porte che inibiscono la capacità di attivare l’accenditore e di fornire il flusso di gas quando le porte sono aperte.
BASS-2 verifica l’ipotesi che i materiali in microgravità, con una ventilazione adeguata, brucino altrettanto bene o meglio rispetto a quanto è possibile verificare in presenza di gravità. Le principali variabili da testare sono gli effetti della concentrazione dell’ossigeno, la velocità del flusso di ventilazione ed il tipo di combustibile. Questo studio sarà utile per determinare quanto velocemente si propaga un incendio nello spazio ed i risultati finali avranno implicazioni nello sviluppo di nuove strategie antincendio da applicare nei veicoli spaziali.

Circadian Rhythms
Wakata ha configurato ed indossato un Actiwatch ed ha collegato al suo corpo alcuni sensori Thermolab. a loro volta connessi ad un’unità Thermolab attaccata alla sua cintura per la sua quinta sessione di questo esperimento. Questa apparecchiatura sarà indossata per le prossime 36 ore.
L’esperimento esamina il ruolo dei ritmi circadiani (le reazioni del corpo umano nel ciclo di 24 ore di luce-buio) durante i voli spaziali di lunga durata per capire come tali ritmi influenzino i cambiamenti nella composizione e nella regolazione della temperatura corporea in concomitanza di una ridotta attività fisica a causa della microgravità e dell’ambiente controllato artificialmente presente a bordo della ISS.

Dragon Rendezvous On-board Training (OBT)
Mastracchio e Wakata hanno effettuato una sessione di addestramento sul profilo di missione del cargo Dragon, sulle procedure di avvicinamento e sulle interfacce di monitoraggio e controllo della navicella.

Regenerative Environmental Control and Life Support System (ECLSS) Oxygen Generation Assembly (OGA) Sample
(FE-3) Hopkins ha prelevato un campione dal circuito di ricircolo dell’OGA per effettuare alcune misure di conducibilità. Il campione prelevato sarà inviato a Terra per ulteriori analisi. Questo tipo di intervento viene effettuato periodicamente per verificare la presenza di microbi e di particolato, e per determinare quando eseguire la bonifica dei filtri di carbone onde evitare il rischio di danni irreversibili all’OGA.

JEM Internal Thermal Control System (ITCS) Sample Collection
Hopkins ha rimosso dal JEM l’ITCS Maintenance Canister che aveva installato lo scorso martedì per aumentare i livelli di ortoftalaldeide – Ortho-Phthalaldehyde (OPA). In seguito ha prelevato un campione del fluido ITCS per poterlo inviare prossimamente a Terra.

 

28 febbraio

Cube Satellite (CubeSat) Operations
Nel corso della notte sono stati lanciati con successo dai JAXA Robotic Flight Controllers gli ultimi 7 satelliti CubeSats; due Dove CubeSats, Ardusat-2, LitSat-1, LituanicaSat-1, UaPSat-1 e SkyCube CubeSats.
Questa settimana sono stati rilasciati, dai due NanoRacks CubeSat Deployers (NRCSDs), un totale di 17 CubeSats. Gli NRCSDs ed il Multi-Purpose Experiment Platform (MPEP) sono stati fatti rientrare nel JEM.

Aniso Tubule Experiment
Wakata ha recuperato il quarto campione dell’esperimento Aniso Tubule dal sacchetto a prova di luce per posizionarlo sul Multi Purpose Small Payload Rack (MSPR) per essere osservato per 48 ore dal microscopio a fluorescenza. L’esperimento Aniso Tubule indaga i ruoli dei microtubuli corticali e delle proteine ​​associate ai microtubuli nella crescita degli steli delle piante.

Fluids Integrated Rack (FIR) Replacement of FIR Avionics Package and White Light Lamp
(FE-3) Hopkins ha sostituito il FIR Avionics Package e la lampada a luce bianca (White Light) guasti. Il FIR è uno dei più importanti laboratori installati a bordo della ISS per le indagini sulla fisica dei fluidi in aree quali i fluidi complessi (colloidi e gel), l’instabilità (bolle), fenomeni interfacciali (bagnatura ed azione capillare) e cambiamenti di stato (ebollizione e raffreddamento). Capire come reagiscono i fluidi in condizioni di microgravità potrà portare a migliorare la progettazione dei serbatoi di carburante, degli impianti idraulici ed in generale di tutti i sistemi basati sui fluidi.

Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES)-Slosh Session
Mastracchio e Wakata hanno condotto la seconda delle due sessioni dell’esperimento SPHERES-Slosh. L’hardware dell’indagine SPHERES-Slosh comprende un serbatoio in lexan trasparente a forma di goccia ed una struttura di sostegno.
L’indagine SPHERES-Slosh utilizza i piccoli satelliti robotici, presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale, per esaminare come i liquidi si muovono all’interno di contenitori posti in condizioni di microgravità. Il contenuto di una bottiglia di acqua slosh si comporta differentemente a seconda che si trovi in microgravità oppure sulla Terra, ma i movimenti dei liquidi in microgravità non sono ancora ben compresi. Questo studio intende analizzare come progettare le strutture interne dei serbatoi di combustibile per migliorare la gestione del propellente a bordo dei veicoli spaziali.

Regenerative Environmental Control and Life Support System (ECLSS) Recycle Tank Remove and Replace (R&R)
A sostegno della soluzione dei problemi evidenziati dalla Urine Processing Assembly (UPA), Wakata ha effettuato una sostituzione del serbatoio di riciclo. Il riempimento del nuovo serbatoio di riciclo è previsto per domani. Questi serbatoi sono contenitori riutilizzabili dove defluiscono i reflui liquidi derivanti dal trattamento dei rifiuti provenienti dalla Urine Processing Assembly (UPA).

 

3 marzo

Cube Satellite (CubeSat) Closeout Operations
Oggi gli ingegneri di volo (FE-6) Wakata e (FE-3) Hopkins hanno concluso le attività connesse ai Nanorack Cubesat Deployer (NRCSD). Questa mattina la slitta è stata spostata dal Japanese Experiment Module (JEM) Airlock al JEM Pressurized Module (JPM). Nel corso della giornata l’equipaggio ha rimosso i Nanoracks Cubesat Deployers (NRCSDs) vuoti.

Ocular Health (OH) Examination
Wakata, con la collaborazione di (FE-5) Mastracchio, ha effettuato su di se una misurazione della pressione arteriosa, un test tonometrico ed un esame oculistico. Questi esami fanno parte sessione che Wakata deve svolgere essendo giunto al traguardo del Flight day 120 (FD120).
Il protocollo relativo al benessere oculare si propone di raccogliere sistematicamente i dati fisiologici per caratterizzare il rischio legato alla microgravità a cui sono sottoposti i membri dell’equipaggio assegnato a missioni di 6 mesi sulla ISS.
I ricercatori ritengono che, misurando sistematicamente i cambiamenti del sistema nervoso visivo, dell’apparato vascolare e del sistema nervoso centrale, si possa sviluppare un database per identificare i meccanismi, sviluppare contromisure, e creare linee guida di pratica clinica.

Microbiome
L’ingegnere di volo (FE-3) Hopkins ha completato la sessione di indagine Microbiome, avendo raggiunto il traguardo del Return minus 14 (R-14), rispondendo alle domande di un questionario e prelevando un campione d’acqua dal dispenser.
L’esperimento Microbiome indaga gli impatti che i viaggi nello spazio possono arrecare al sistema immunitario ed al campione di microbi che vivono normalmente e costantemente sul corpo umano. Per monitorare lo stato del sistema immunitario e del microbioma dei membri dell’equipaggio, si procede ad una raccolta periodica di campioni prelevati da diverse parti del corpo e da zone della ISS con cui gli astronauti vengono in contatto.

Device for the study of Critical Liquids and Crystallization (DECLIC) Investigation
Wakata ha rimosso il DECLIC ALICE-Like Insert (ALI) dal DECLIC Experiment Locker (EXL) sostituendolo con l’High Temperature Insert (HTI). DECLIC è una struttura multi-utente utilizzata per lo studio dei materiali trasparenti e le loro transizioni di fase in condizioni di microgravità che è possibile avere a bordo della ISS. Il flusso del calore in condizioni di ebollizione è diverso in microgravità rispetto a quanto evidenziato sulla Terra. I risultati dell’esperimento DECLIC ALI permetteranno di capire i flussi di calore nei fluidi al punto di ebollizione, e verranno utilizzati per sviluppare sistemi di raffreddamento da utilizzare in condizioni di microgravità.

iPad Application Installation
Gli iPad USOS sono stati oggetto di un aggiornamento che ha visto l’installazione di 6 nuove applicazioni. Queste applicazioni comprendono un misuratore di luce da utilizzare con il SpX3 payload ed un accelerometro che potrà essere utilizzato dall’equipaggio per fornire feedback in tempo reale sulle vibrazioni degli attrezzi ginnici.

Audio System Fiber Optic Buss B Troubleshooting
Domenica i Flight Controller sono riusciti a determinare la causa del problema legato al bus B della fibra ottica. L’esclusione dal circuito del Columbus Starboard Audio Terminal Unit (ATU) ha permesso il corretto funzionamento di entrambe le fibre ottiche. Audio Terminal Unit (ATU) è stato sospettato essere la causa dei guasti evidenziati dal bus B ed è quindi stato isolato dal resto del sistema audio. Ora i Ground Teams proseguiranno l’indagine concentrando la loro attenzione sul Columbus Starboard ATU.

Fonte : NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.