Orion atterra senza problemi con due paracadute su tre

Nell’ultimo test di atterraggio compiuto dalla NASA su Orion, gli ingegneri dell’agenzia americana hanno dimostrato che la nuova capsula in fase di sviluppo per il trasporto di equipaggi umani oltre l’orbita terrestre è in grado di atterrare in sicurezza anche nel caso che uno dei tre paracadute principali non si apra.

Il test è stato eseguito martedì scorso a Yuma, in Arizona, su un simulacro della capsula. I paracadute sono stati montati in maniera tale che due si aprissero completamente, mentre il terzo è rimasto chiuso, simulando un problema imprevisto. La capsula è stata lanciata da un aeroplano a 25000 piedi (7620 m) di quota sul deserto dell’Arizona.

“Quella di oggi è un’importante validazione del sistema di paracadute”, ha dichiarato Chris Johnson, il project manager di NASA responsabile del sistema di atterraggio di Orion. “Speriamo di non vedere mai un malfunzionamento di un paracadute, ma nel caso succeda, abbiamo dimostrato che il sistema è abbastanza robusto da permettere al nostro equipaggio di atterrare in sicurezza”.

Il sistema di paracadute di Orion dovrà garantire delle prestazioni che fino ad ora nessun veicolo per il trasporto di esseri umani ha mai dovuto garantire. Dovendo tornare sulla Terra da distanze ben oltre l’orbita bassa terrestre, Orion entrerà nell’atmosfera a velocità superiori ai 32000 km/h. Dopo il contatto con l’atmosfera, gli astronauti faranno affidamento sui paracadute per rallentare il veicolo fino ad un ammaraggio morbido nell’Oceano Pacifico.

La capsula da 9 tonnellate e mezzo ha bisogno solo di due paracadute principali ed un paracadute frenante per atterrare in sicurezza. Per garantire una certa ridondanza nel caso qualcosa vada storto, NASA equipaggerà Orion con tre paracadute principali e due frenanti, permettendo di avere un paracadute di riserva per ognuno dei due sistemi.

Lo scorso dicembre gli ingegneri hanno già eseguito con successo il test con solo uno dei due paracadute frenanti dispiegato, validando il sistema dei paracadute piloti. Il test di martedì è l’ottavo drop test in totale per Orion. Il prossimo è previsto per maggio. Il sistema verrà provato definitivamente nel 2014, quando la capsula Orion farà il suo primo volo in orbita. In quella missione, denominata EFT-1 (Exploration Flight Test 1), il veicolo verrà lanciato senza equipaggio su un Delta IV Heavy in un’orbita molto ellittica per simulare un rientro da destinazioni oltre l’orbita bassa terrestre. La traiettoria porterà la capsula a circa 5800 km dalla superficie terrestre, la quota più alta raggiunta da un veicolo progettato per trasportare esseri umani negli ultimi 40 anni.

Fonte: NASA

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.