Golden Spike a pochi giorni dalla presentazione, una svolta concreta?

È un periodo di fermento per quanto riguarda le iniziative private che hanno come obiettivo finale, in vario modo, l’utilizzo commerciale dello spazio. Dai turisti spaziali, al supporto commerciale privato, a programmi di ricerca privati a innovativi sistemi di trasporto… questa volta però il tiro sembra si sia sensibilmente alzato e se si concretizzasse l’iniziativa, ormai prossima all’annuncio, questa rischierebbe di mettere in ombra in un solo colpo tutte le altre attività, con ripercussioni probabilmente anche sui programmi governativi.
È atteso infatti per giovedì prossimo, con una conferenza stampa, l’annuncio e la presentazione della “discesa in campo” della Golden Spike, questo il nome della società che comunicherà l’intenzione di raggiungere la Luna con equipaggi umani entro la fine del decennio, si parla di 2018.
Ad oggi su tale iniziativa, oltre al nome, c’è poco di certo, ma sono trapelate numerose indiscrezioni, soprattutto nelle ultime settimane, che se reali porterebbero immediatamente l’asticella degli obiettivi privati a medio termine decisamente più in alto.
Il finanziamento arriverebbe quasi interamente da un non precisato Paese, probabilmente medio-orientale, “ricco di petrolio” mentre le attività e il materiale che verrà utilizzato sarà interamente “made in USA”.
Fra la ridda di voci su altri investitori che partecipano alla cordata sembra siano presenti Richard Branson (Virgin), Warren Buffet (alla voce curriculum: uomo più ricco del mondo 2007/08) e Guy Laliberté (Cirque du Soleil e già turista spaziale).
L’obiettivo è quello di trasportare inizialmente due astronauti sulla superficie lunare e in futuro di stabilire un piccolo avamposto utilizzando, ad esclusione del lander, materiale già disponibile sul mercato.
Il lanciatore, anche per mancanza di alternative, dovrebbe essere il Falcon 9 Heavy, con un contratto preliminare già firmato con SpaceX.
Fra le personalità coinvolte dal punto di tecnico, si fanno invece i nomi di Alan Stern (astronomo e planetologo), Wayne Hale (direttore di volo Space Shuttle), Homer Hickam (scrittore e ex-ingegnere NASA) e Gerry Griffin (direttore di volo Apollo e direttore JSC).
Fra le partnership che dovrebbero essere presenti, oltre alla già citata SpaceX, farebbe parte anche Paragon Space Development.

Si è già parlato infine anche del probabile ticket per l’esperienza di una vita, circa 2 miliardi di dollari a persona.

L’annuncio è previsto per Giovedì 6 Dicembre, se ne saprà certamente di più e se ne potranno di conseguenza valutare in maniera più approfondita le concrete possibilità di successo.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.