HTV-3 è stato agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale

L’ingegnere di volo di  Expedition 32 Aki Hoshide ha utilizzato il braccio robotico Canadarm 2 della International Space Station per agganciare il veicolo da carico giapponese HTV-3 al portello di attracco rivolto verso la Terra sul nodo Harmony, quando in italia erano le 16:34 di oggi 27 luglio.

Poco prima, sempre tramite l’impiego del braccio robotico operato dal modulo Cupola, l’ingegnere di volo Joe Acaba assistito da Hoshide aveva catturato il grande traghetto spaziale pesante ben 16 tonnellate e mezzo, assicurandolo alla sicura presa della mano spaziale alle 14:23 italiane, quando HTV-3 si trovava ad una decina di metri dall’avamposto spaziale.

L’HTV-3, anche conosciuto come Kounotori-3 (che significa cicogna bianca,ndt), è un imponente veicolo da trasporto senza equipaggio umano che misura circa 11 metri di lunghezza per 4 di diametro, e può trasportare carichi sia in una stiva pressurizzata che in un contenitore esposto al vuoto spaziale.

Dopo aver equilibrato la pressione tra il cargo e la Stazione, l’equipaggio avrà il permesso di aprire il portello nella giornata di domenica 29, per poi dare inizio alle operazioni di scarico delle oltre tre tonnellate di materiali contenute nel vano a pressione. Tra i beni inviati agli astronauti vi sono vestiti, un esperimento che simula un habitat acquatico, ed una telecamera radiocontrollata da Terra che sarà dedicata all’osservazione dei mutamenti ambientali del nostro pianeta. Per finire il manifesto di carico vede anche un reattore catalitico per la rigenerazione dell’acqua di scarto della Stazione e una pompa di ricircolo dell’acqua di produzione giapponese.

Il vano non pressurizzato di Kounotori-3 contiene altri 450 Kg di carico, che sarà posizionato sulla piattaforma per esperimenti esterni del modulo giaponese Kibo il prossimo 6 agosto.

Kounotori-3 era stato lanciato a bordo di un vettore H-IIB dal Tanegashima Space Center, nel Giappone meridionale, alle 16:06 italiane dello scorso 20 luglio. Il veicolo resterà collegato alla Stazione fino al 6 settembre prossimo, quando subirà lo stesso destino dei suoi due predecessori: gli astronauti lo scollegheranno con Canadarm-2, per lasciarlo al suo infuocato rientro distruttivo verso una zona sicura dell’Oceano Pacifico.

 

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.