Sforzi concentrati sul lancio delle missioni Sentinel dell’ESA

La perdita del satellite Envisat si sta ripercuotendo sui servizi del programma di monitoraggio globale per la sicurezza e l’ambiente GMES. Si stanno coordinando gli sforzi con le altre agenzie spaziali per coprire alcuni vuoti, ma la situazione che si è creata aggiunge ancora maggiore urgenza al lancio delle missioni Sentinel.

Con a bordo una serie di strumenti sofisticati, Envisat ha fornito per dieci anni un flusso continuo di informazioni sullo stato del nostro pianeta.
Envisat non ha solamente generato progressi scientifici, ma ha anche fornito dati per molteplici servizi operazionali per il controllo dell’ambiente e per rispondere a crisi quali le fuoriuscite di grezzo. Inoltre ha svolto l’importante funzione di aprire la strada allo sviluppo dei futuri servizi europei di monitoraggio.

Guidato dall’Unione Europea (EU), il programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security, monitoraggio globale per la sicurezza e l’ambiente) è stato istituito per supportare le politiche europee e per fornire servizi informativi agli organi decisionali.

Questi servizi sono focalizzati al miglioramento del modo in cui l’ambiente è gestito, aiutando a ridurre gli effetti del cambiamento climatico e ad assicurare la sicurezza civile.

Il successo di questa ambiziosa iniziativa dipenderà dalla fornitura in maniera massiccia di dati satellitari, che saranno forniti in larga misura da una nuova famiglia di missioni chiamata Sentinels, sviluppata dall’ESA.

Anche se il piano è di lanciare i primi tre satelliti Sentinel nel 2013, il finanziamento per operare i satelliti in orbita, proveniente dalla Commissione Europea, non è ancora confermato.

Fino al lancio dei satelliti Sentinel, i servizi offerti attraverso GMES facevano largo affidamento sui dati provenienti da Envisat, ed è per questo che la sua perdita si sta facendo sentire.

Joël Dorandeu di MyOcean, che fornisce servizi marini per GMES, dice “La qualità dei prodotti MyOcean, derivati esclusivamente dallo strumento ASAR (Advanced Synthetic Aperture Radar) e dai sensori MERIS di Envisat, come quelli per il monitoraggio del ghiaccio marino e della qualità dell’acqua dell’oceano, è ovviamente stata colpita ed i servizi corrispondenti sono stati interrotti”.

“Anche la qualità del monitoraggio e dei prodotti di modelli di previsione basati su sensori multipli ha subito un impatto. La situazione è particolarmente critica per la costellazione dell’altimetria”.

Anche i servizi associati con l’atmosfera stanno soffrendo per la perdita di Envisat. Per esempio, il progetto MACC (Monitoring Atmospheric Composition and Climate, monitoraggio della composizione atmosferica e del clima) utilizzava Envisat come fonte di informazione per controllare metano ed ozono.

Richard Engelen del Centro Europeo per le previsioni meteo a medio raggio (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) ha detto “Le osservazioni di ozono dagli strumenti Schiamachy e MIPAS a bordo di Envisat erano utilizzate di routine nei servizi quasi in tempo reale di controllo e di previsione di MACC”.

“Erano usati con altri strumenti, ma erano i soli a coprire l’orbita del mattino, che permetteva di catturare meglio il ciclo diurno”.

“MIPAS era uno dei soli due strumenti satellitari che fornivano informazioni di rilievo quasi in tempo reale sull’ozono in modo accurato e dettagliato. Schiamachy forniva le uniche osservazioni dal satellite sul metano e quindi c’è stato un impatto molto forte sul servizio gas-serra che fornisce MACC”.

“Le missioni Sentinel forniranno importanti informazioni sull’ozono e sul metano, così come sugli altri gas atmosferici. È quindi importante che queste missioni siano lanciate nei tempi previsti”.

I dati ottici quasi in tempo reale provenienti dallo strumento MERIS di Envisat erano usati per la produzione automatica di un set di variabili biofisiche delle terre emerse dell’Europa.

“Senza i dati di Envisat, la produzione degli indicatori agricoli ed ambientali derivati da MERIS si è fermata” ha detto Markus Jochum del progetto GMES Geoland 2.

ESA sta lavorando con i partner per vedere se altre missioni che contribuiscono a GMES possono aiutare a compensare, in qualche modo, la mancanza dei dati di Envisat.

Tuttavia, con molti servizi colpiti, la speranza è che il processo di finanziamento possa presto essere messo in atto così che i satelliti Sentinel possano essere lanciati e portare GMES a completamento.

Fonte: ESA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.

Una risposta

  1. 21 Giugno 2012

    […] Guidato dall'Unione Europea (EU), il programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security, monitoraggio globale per la sicurezza e l'ambiente) è stato istituito per supportare le politiche europee e per fornire …  […]