Prende il via la missione GRAIL

Ieri, 10 settembre, è decollato dalla Cape Canaveral Air Force Station il Delta II 7920H-10 con a bordo le due sonde lunari GRAIL (A-B), progettate per lo studio del campo gravitazionale e della struttura interna della Luna.
I dati registrati dalle due sonde gemelle permetteranno agli scienziati di comprendere la natura degli strati più interni del satellite e di confermare o smentire alcune teorie circa la sua formazione 4,5 miliari di anni fa.

Il lancio, inizialmente previsto per giovedì 8 settembre, era stato inizialmente rinviato al giorno successivo a causa delle condizioni meteorologiche avverse e, successivamente, posticipato di altre 24 ore a causa di un piccolo problema tecnico, rilevato durante lo svuotamento dei serbatoi.

Sabato tuttavia non è stato possibile utilizzare la prima finestra di lancio disponibile, a causa di forti venti in quota.
Il lancio è avvenuto quindi alle 15:08:52 (CEST) sfruttando la seconda finestra istantanea giornaliera.
Si tratta dell’ultimo lancio dallo SLC-17B, che ora probabilmente andrà incontro alla demolizione.
Il lancio delle sonde gemelle GRAIL è stato il 110° lancio di un Delta II dalla CCAFS.

Un’ora e venti minuti dopo il decollo GRAIL-A è stata sganciata dal secondo stadio; nove minuti dopo è stato il turno di GRAIL-B. Entrambe le sonde dovranno seguire una lunga trattoria verso la Luna, un approccio “a bassa energia”, che ha permesso di utilizzare un lanciatore di medie dimensioni contenendo notevolmente il costo della missione (496 milioni di dollari).
Ciò permetterà inoltre di smaltire lungo il viaggio alcune particelle intrappolate che potrebbero alterare, seppur di poco, le misurazioni degli strumenti di bordo.

Le due sonde arriveranno in orbita lunare il 31 dicembre e il 1 gennaio rispettivamente, dopo tre mesi e mezzo di viaggio.
L’orbita preliminare sarà ellittica con un periodo di 11,5 ore. Nei due mesi successivi l’orbita verrà circolarizzata e abbassata a 34 miglia.
Le operazioni scientifiche dovrebbero iniziare verso l’8 marzo 2012.
Le due sonde voleranno in formazione ad una distanza compresa tra 46 e 140 miglia, misureranno le reciproche variazioni di distanza causate dalle diverse conformazioni e strutture geologiche che sorvoleranno.
La missione scientifica è tuttavia limitata dalle eclissi di dicembre e giuggno. Non è previsto che le due sonde, alimettate a pannelli solari, riescano a superare la seconda; dovrebbero quindi perdere potenza e schiantarsi sul sulo lunare.
La mappatura completa della luna verrà effettuata nel corso di tre mesi; la missione potrà dunque ritenersi conclusa entro il mese di giugno.

Fonte: NASA

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Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.