Il propulsore J-2X è pronto per i test

Il motore J-2X, che potrebbe equipaggiare lo stadio superiore del futuro lanciatore pesante della NASA, è pronto per i primi test. Il motore completamente assemblato è stato installato sabato scorso nel Test Stand A-2 del NASA Stennis Space Center in Mississipi.

A partire dalla metà di giugno il motore verrà sottoposto ad una serie di 10 accensioni di test che durerà diversi mesi. Il motore J-2X, progettato e costruito da Pratt & Whitney Rocketdyne, è il successore del glorioso J2, il quale equipaggiava il secondo ed il terzo stadio del Saturn V.

J-2X sarà in grado di generare nel modo operativo primario (cioè la messa in orbita LEO del payload) circa 1300 kN di spinta utilizzando come propellente una miscela di idrogeno ed ossigeno liquidi. Cambianto il rapporto tra LOX e LH2 nella miscela, il motore è in grado di passare al modo operativo secondario, fornendo 1075 kN di spinta per lasciare l’orbita LEO e raggiungere altre destinazioni come ad esempio la Luna o gli asteroidi. J-2X avrà la possibilità di essere riacceso diverse volte, in maniera tale da supportare un ampio range di requisiti di missione.

Il Test Stand A-2 dello Stennis Space Center fu utilizzato originariamente per il test dei motori del Saturn V e successivamente modificato negli anni ’70 per permettere di testare i motori SSME dello shuttle. Per accogliere il motore J-2X lo stand è stato nuovamente modificato. Oltre alle modifiche strutturali, elettriche e idrauliche, è stato installato un nuovo sistema di avviamento del motore ed è stato aggiornato il sistema di controllo. Anche le linee di trasporto dell’idrogeno e dell’ossigeno liquidi, che risalivano agli anni ’60, sono state rimpiazzate.

Fonte: NASA

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.