Aumentano le probabilità di vedere in orbita il Nodo 4

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Come riportato già da alcune settimane proseguono al KSC le analisi e la pulizia del test article strutturale realizzato a inizio anni ’90 per la progettazione del Nodo 1. Lo scheletro del modulo, inizialmente realizzato solo per test a terra potrebbe infatti essere allestito e completato per essere poi trasportato nel 2013-14 verso la ISS dove offrirebbe fino a 5 nuovi siti di aggancio per moduli o veicoli ospiti e in particolare per i prospettati moduli sperimentali gonfiabili.
Kirk Shireman, il vice-Program Manager del programma ISS ha dichiarato che il suo completamento dipenderà dai finanziamenti resi disponibili dalla legge attualmente in discussione al Congresso.
Attualmente la ISS ha abbastanza portelli di aggancio per poter ospitare nei prossimi anni tutti i veicoli ospiti previsti, dall’HTV giapponese alle capsule di rifornimento Dragon e Cygnus alla futura capsula di salvataggio USA.
I problemi però sorgerebbero nel caso si decidesse di utilizzare la ISS come avamposto per il test o per il supporto alla progettazione di nuovi moduli in ottica di esplorazione futura, in primis i moduli gonfiabili, più volte ipotizzati e sino ad ora non ancora realizzati.

Il modulo, attualmente al KSC insieme al materiale ancora da trasportare verso la ISS nelle ultime missioni Shuttle, è in fase di pulizia e analisi per rilevarne le condizioni e prospettare gli interventi necessari a renderlo volabile.
Lo STA è stato trasportato nei mesi scorsi dallo Stennis Space Center nel Mississippi al KSC in Florida con un Super Guppy e anche se con poco personale attualmente dedicato si sta cercando di pulirlo e renderlo pronto ad un’analisi strutturale sistematica nel caso si procedesse al finanziamento.
Il lancio avverrebbe con un lanciatore Atlas o Delta prima del 2015 e si aggancerebbe sul portello anteriore di Harmony.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.