Collaudo positivo per il motore dell’ATK Aerospace

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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È durato due minuti il primo test a piena operativita’ del piu’ grande e potente motore a propellente solido mai progettato per il volo. Ben 760 strumenti hanno raccolto dati sui 53 diversi parametri oggetto del test, condotto da NASA e ATK Aerospace Systems.

Prima del test, il motore e’ stato raffreddato a circa 5 gradi celsius, per verificare le prestazioni dei nuovi materiali e valutare le performances del propulsore alle basse temperature; i primi dati raccolti indicano che tutto si e’ svolto come previsto.
Bastano infatti pochi gradi in piu’ per far bruciare il propellente solido in modo leggermente piu’ rapido, ed e’ necessaria una grande quantita’ di prove per comprendere appieno come le condizioni operative influenzino il funzionamento del motore.
Dopo ulteriori tests, il motore verra’ certificato per temperature tra 5 e 32 gradi celsius.

Il motore da primo stadio a propellente solido e’ progettato per erogare una spinta iniziale di circa 1.6 milioni di chilogrammi-forza, con notevoli migliorie rispetto ai propulsori equivalenti che attualmente equipaggiano i boosters dello shuttle, quali la presenza di un quinto segmento nel razzo, un ugello di dimensioni maggiori, ed isolamenti e collegamenti di ultima generazione. Gli alloggiamenti del motore stesso, invece, sono gli stessi che da trent’anni vengono impiegati nel programma STS.

NASA e ATK Aerospace Systems (divisione della Alliant Technosystems di Brigham City, Utah) stanno sviluppando questo motore nell’ambito del programma Constellation; attualmente se ne ipotizza l’impiego in un veicolo “heavy” ancora da definirsi.

fonte: NASA

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017