3 miliardi di euro l’anno per il volo spaziale umano in Europa

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' questa la prospettiva delineata al termine della prima conferenza Europea sul programma di volo umano e di esplorazione spaziale svoltasi a Praga la scorsa settimana con i rappresentati dei Governi Europei. Pare infatti che sulle due sponde dell'Atlantico spirino venti decisamente opposti, mentre la Presidenza Obama ha in corso una valutazione sulle prospettive di esplorazione dell'uomo al di fuori dell'orbita terrestre sembra che in Europa stia nascendo una volontà comune e condivisa di utilizzare proprio l'esplorazione spaziale come volano per la ricerca e lo sviluppo del Vecchio Continente.
La volontà espressa dai responsabili dei Governi facenti parte l'Unione Europea e l'ESA è infatti quella di incrementare il budget dell'Agenzia destinato all'esplorazione umana e robotica di oltre il 50% da qui al 2014, raggiungendo complessivamente i 6 miliardi di euro l'anno a partire da tale data.
Il forte interesse è stato espresso per la prima volta dalla Commissione Europea, intenzionata a finanziare, per diretta parola del Commissario José Manuel Barroso, l'incremento di budget auspicato.
L'obiettivo dichiarato al termine dell'assemblea è quello di realizzare entro fine 2010 un piano di budget preciso per il prossimo decennio sul quale basare i finanziamenti da assicurare all'Agenzia.
Attualmente il budget che l'Unione Europea destina allo spazio è di circa 700 milioni di euro comprendenti i programmi di navigazione satellitare, per lo studio della Terra, il volo umano e tutti gli altri settori.
Attraverso lo "Space Council", un organismo formato da ESA e Commissione Europea le due organizzazioni coordinano le proprie attività con 16 dei 18 membri ESA che sono anche Paesi Comunitari.
Attualmente il budget spaziale europeo dell'ESA è programmato per trienni con il prossimo ciclo che inizierà nel 2011, per il 2009 il budget complessivo si assesta sui 3.5 miliardi di euro, di cui il 14% circa, 490 milioni di Euro, destinati all'esplorazione, sia umana che robotica.
Il budget della Commissione Europea è invece staziato di 7 anni in 7 anni ma con la discussione di esso che dura per i 4 anni precedenti. Il nuovo periodo inizierà nel 2014 e per allora dovranno essere definite le voci di spesa necessarie considerando che le discussioni inizieranno già il prossimo anno sulla base delle richieste che verranno portate.
Per questo periodo l'obiettivo, che attualmente sembra condiviso, è quello di portare il budget della Commissione Europea per lo spazio a 3 o più miliardi di euro l'anno.
I programmi cui saranno destinati i nuovi fondi saranno primariamente l'Advanced Reentry Vehicle e gli altri progetti condivisi con vari partner, come l'International Lunar Network, una serie di lander per l'analisi sismica della Luna in collaborazione con la NASA, la missione Mars Sample Return e il progetto di una stazione da assemblare in LEO per raggiungere prima la Luna e poi Marte da realizzare insieme all'Agenzia Russa.

Dall'esperienza dimostrata però, anche con il finanziamento prospettato da tutti, i problemi non sarebbero completamente superati in quanto la logica di finanziamento dell'ESA basa la realizzazione dei programmi sulla spartizione di fette di "partecipazione" fra gli stati membri, ed è stato questo uno dei più grossi ostacoli e cause di rinvii del programma Galileo, gestito con la medesima logica da UE ed ESA, con la prima che basa le proprie fondamenta sul principio della libera concorrenza, mentre la seconda sulla riassegnazione delle commesse in base al capitale investito.
Sarà probabilmente questo uno dei fattori più importanti da superare in fase di valutazione per permettere una profiqua esecuzione dei piani prospettati.
 

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.