Corea del Sud ed India bussano al programma ISS

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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La Corea del Sud e l'India inizieranno nel corso del 2010 delle trattative con gli stati coinvolti nel Programma ISS per chiederne l'ingresso, aumentando quindi il numero dei paesi che attualmente hanno contribuito alla costruzione ed alla gestione della Stazione Spaziale Internazionale. Il comunicato è stato dato durante il Congresso astronautico internazionale IAC a Daejeon, in corso in questi giorni in Corea del Sud, direttamente dai presidenti delle due agenzie spaziali.

Il chairman dell'agenzia spaziale indiana ISRO ha detto senza mezzi termini, durante la prima sessione plenaria, di voler partecipare al programma ISS fornendo anche sistemi di trasporto manned, specificando un primo volo per il 2015, con l'aiuto della Russia.

Il presidente dell'Istituto coreano per la ricerca aerospaziale ha comunicato ai media l'interesse nell'iniziare i colloqui per l'ingresso dello stato asiatico nel programma ISS, non nascondendo tuttavia la prosecuzione degli attuali obiettivi del programma spaziale nazionale. Entrambe queste richieste di partecipazione quasi sottointendono la continuazione del programma ISS dopo il 2015, che de facto è implicita: sebbene infatti l'amministrazione USA deciderà questo aspetto alla fine di questo mese, è convinzione generale che gli Stati Uniti non abbandonino il supporto economico e logistico alla Stazione Spaziale.

Una volta formalizzata l'estensione della vita della stazione, con il placet degli USA, potranno iniziare i negoziati per l'eventuale ingresso di altri stati membri, redistribuendo sia fondi, che obiettivi e tempi di utilizzo. Anche la Cina è stata recentemente chiamata in causa per questo scopo, direttamente dal consigliere scientifico di Barack Obama. Il team della ISS potrebbe quindi allargarsi di 3 o più membri.

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