STS-133: settimane decisive per la validazione del payload

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' ancora in buona parte da definire la penultima missione shuttle attualmente in programma (l'ultima è STS-134 con AMS) e proprio in queste settimane verranno prese alcune importanti decisioni su questa missione e la successiva.

Innanzitutto Suffredini, a capo del Programma ISS, ha puntualizzato che l'obiettivo per le ultime missioni è quello di massimizzare il carico trasportabile sulla ISS a scapito anche della flessibilità e di altri fattori (è recente la richiesta di aumentare a 6 persone di equipaggio questa missione, da parte dell'Ufficio Astronauti).

Passando invece ai contenuti, attualmente è in fase di valutazione uno scambio di slot fra STS-133 e STS-134 con la possibilità, proposta da Suffredini, di avanzare il lancio di AMS alla penultima missione shuttle e posticipare STS-133 alla chiusura del programma.

Come detto l'obiettivo è quello di massimizzare il carico trasportato sulla ISS, e per questo, è in fase di valutazione finale insieme ai vari partner, la proposta di lasciare da quest'ultima missione sulla ISS un MPLM italiano (probabilmente Raffaello).

La permanenza definitiva sulla ISS di un MPLM è uno dei requisiti attualmente posti per STS-133, indicazione che l'idea è ad uno stato avanzato di approvazione. Gli altri requisiti, richiesti dal programma ISS, sono un rendezvous con la ISS il FD4, una sola EVA (le altre demandate alla Expedition) e massimo carico trasportabile.
Il team incaricato di unire e rendere definitivi tutti questi requisiti ha avuto un mese di tempo per trovare la "soluzione".

Un altro fattore ancora in fase di valutazione, soprattutto alla luce del possibile "scambio" di slot fra le ultime due missioni è l'OBSS che verrà lasciato sulla ISS. Questo è attualmente programmato per essere portato durante l'ultima missione del programma, STS-134, ma con lo scambio non è ancora chiaro a quale missione verrà destinato.

Infine l'ultimo requisito valutato è l'eventualità di dover aggiungere alla ELC (Express Logistic Carrier) di STS-133 una serie di riscaldatori per farla sopravvivere prima dell'arrivo sulla ISS. I ricambi ORU destinati a tale missione non necessiteranno di alimentazione esterna per il riscaldamento, è però in fase di analisi se l'elettronica della piattaforma possa essere lasciata senza un controllo termico, eventualità che invece richiederebbe una ulteriore EVA per la disconnessione dell'alimentazione prima del trasferimento dalla stiva della navetta alla ISS. 

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.