STS-125: problemi nel fissaggio della navetta all’ET

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Durante le fasi finali di fissaggio della navetta all’ET, dopo la messa in verticale e lo spostamento della gru che ha issato la navetta, durante il fissaggio delle connessioni di ossigeno e idrogeno liquidi è avvenuto un danno sulla navetta che potrebbe rimandare il rollout in rampa previsto per sabato prossimo.
In questa delicata fase di fissaggio la navetta viene mossa di pochissimi centimetri alla volta avvicinandola al serbatoio per collegarla alle connessioni elettriche, dei gas e dei propellenti utilizzando dei bulloni che vengono avvitati lentamente. I “piatti” che contengono tutte le connessioni devono essere perfettamente allineati con le relative connessioni sulla navetta in modo da essere perfettamente solidali durante il lancio ma rapidamente sganciabili al momento della separazione con il serbatoio una volta superato il MECO.
Durante questa fase uno dei bulloni che comanda l’avvicinamento della connessione dell’idrogeno liquido è andato fuori fase con gli altri, in un primo momento il problema è stato considerato banale continuando con l’operazione, al momento però di sostituire il bullone con quello pirotecnico per il volo ci si è accorti che questo era bloccato. A questo punto si è però deciso di separare nuovamente la connessione fra navetta e serbatoio per valutare meglio il danno avvenuto.
Nella successiva ispezione si è osservata la mancanza nell’assemblaggio di una copertura utilizzata come protezione durante l’esplosione di separazione dei bulloni esplosivi sulla navetta e successivamente è stato trovato anche un pezzo di alluminio proveniente dal “piatto” di connessione della navetta, segno di un danneggiamento dello stesso.
Il danno sembra interessare tutta la sede del bullone e ulteriori analisi sono ora in corso, le soluzioni possibili sono ancora abbastanza ampie, dal volare “as is” al “demating” di navetta e serbatoio e sostituzione del componente.
Sembra possibile una riparazione “in situ” con la pulizia e la revisione in loco del componente con un solo giorno di ritardo sulla tabella prevista, se questa però non dovesse dare i risultati sperati si profilerebbe un rollback della navetta nella OPF, scenario attualmente peggiore possibile con un forte ritardo nelle operazioni.

Per quanto riguarda la navetta gemella Endeavour e la propria missione STS-400 rimane attualmente in fase di analisi solo il problema all’ET, con il rumore proveniente dall’interno udito nelle fasi di verticalizzazione del serbatoio.
I test ai raggi X e boroscopici sono attualmente in corso ma nulla è stato per ora individuato, il programma per il fissaggio con gli SRB nella HB1, previsto per il 28, quindi prosegue in attesa di risultati certi.
Per la navetta il problema alla valvola dell’ossigeno sembra ormai in fase di risoluzione con la decisione definitiva di effettuare un bypass sulla stessa richiedendo meno giorni rispetto alla sostituzione completa.
Intanto è stata chiusa definitivamente la stiva della navetta nella OPF.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.