STS-123 FD6: EVA2

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Si sta concludendo la giornata a bordo della ISS che ha visto principalmente lo svolgimento della seconda attività extra-veicolare della missione.
L'uscita è iniziata alle 7:48 p.m. EDT e l'obiettivo era il completamento del montaggio del braccio robotico Canadese Dextre.
Dopo le prime fasi in cui i due astronauti avevano accumulato un buon anticipo sulla timeline prevista c'è stata qualche difficoltà con lo smontaggio di un bullone che manteneva fisso uno dei bracci di Dextre che andavano collegati al corpo centrale.
Il problema è stato risolto applicando una decisa forza da parte degli astronauti provocando anche un discreto sforzo fisico con relativo fiatone e accumulando più di un'ora di ritardo rispetto al programma.
Dopo aver montato il primo braccio del robot si è passati, dopo aver sollevato il corpo di Dextre, al secondo che non ha richiesto particolari sforzi, a differenza del primo.
A causa del ritardo accumulato non si è riusciti a eseguire l'ultimo task della giornata, ovvero la rimozione di alcune coperte termiche che proteggevano Dextre, il compito verrà eseguito nella prossima EVA.
La passeggiata è durata in tutto 7 ore e 8 minuti.
Nel corso della notte che sta per iniziare si eseguiranno da terra tutti i test diagnostici per validare e controllare il lavoro svolto.
Ci vorrà circa un anno poi, in cui saranno eseguite tutte le prove e le simulazioni, prima che Dextre entri in servizio definitivamente sostituendosi agli astronauti in molti compiti che ora necessitano dell'intervento in EVA.
Dextre è il terzo e ultimo elemento del contributo Canadese alla ISS, ha infatti eccezionali capacità motorie e i compiti cui sarà destinati saranno innumerevoli, volti soprattutto ad alleggerire il carico di lavoro, sempre rischioso, degli astronauti in EVA, potrà essere comandato sia da terra che dalla Stazione, e ha capacità di manovra dello stesso ordine di grandezza di un uomo, potrà infatti svitare bulloni, spostare coperte termiche, cambiare batterie, spostare e ritirare strumentazione scientifica, alimentare payload esterni collegare e scollegare connettori ecc.
E' equipaggiato inoltre con un impianto di illuminazione, alcune telecamere per riprendere nel dettaglio le zone di lavoro, una piattaforma di appoggio per il materiale manovrato e tre diversi strumenti specifici.
Ogni braccio a 7 diversi snodi e il dorso è ruotabile in due punti.
Lo scenario principale prevede che attraverso uno dei quattro bracci si ancori nei pressi della zona di lavoro per stabilizzare il sistema e con gli altri si esegua il compito richiesto.
Può essere agganciato sul Canadarm2 oppure sulla piattaforma mobile per eseguire tutti i lavori di manutenzione lungo i tralicci della ISS o ancora lavorare in maniera completamente indipendente.
Lo strumento principale per eseguire tutte le operazioni più delicate sarà l'OTCM (Orbital Replacement Unit/Tool Changeout Mechanism), quinta slide, che permetterà di manovrare con altissima sensibilità tutte le parti più piccole, incorporando una presa rotante, una pinza, luci, telecamera e un connettore per alimentazione e dati.
Per quanto riguarda la navetta oltre al problema alla APU1 che continua ad essere monitorato ma che non comporta nessun rischio per la missione, tutto funziona molto bene e senza particolari interrogativi.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.