Nuovo soggetto nel futuro turismo spaziale

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

DestinySpace Enterprises (DSE) ha annunciato la formazione di un'alleanza con Interorbital Systems (IOS), basata nel Mojave per realizzare un sistema di lancio low-cost utilizzabile per turismo spaziale e lanci commerciali.
La controllata Orbital Expeditions (Orbex) lavorerà come "agenzia viaggi", sia per i carichi commerciali sia per il turismo umano con viaggi di una settimana.
Altra iniziativa particolare sarà l'offerta pubblicitaria che verrà messa a disposizione, per utilizzare i lanciatori SeaStar e Neptune come grandi cartelloni pubblicitari, e inoltre chi parteciperà al viaggio, come privato o come azienda avrà a disposizione hardware, tute e fino a 6 siti web personalizzati.
La CEO Randa Milliron ha anche dichiarato che dal momento dell'uscita di scena dei voli turistici Sojuz nel 2009, IOS sarà l'unica possibilità per andare nello spazio per più giorni, al prezzo di 2.5 milioni di dollari, ma con i primi 10 che si prenoteranno con un costo di soli 250.000$ assegnati con la logica del chi primo arriva primo acquista.
Al momento c'è un lancio già prenotato e uno riservato, ne rimangono quindi solo 8.
I mezzi proposti sono il lanciatore SeaStar con cui inviare in orbita bassa fino a 20-25Kg a bassissimo costo.
Composto da 4 booster liquidi, 4 propulsori liquidi e un secondo stadio sempre liquido.
Il controllo sarà realizzato modulando la spinta che potrà variare per ogni propulsore dal 60 al 100%.
I propellenti saranno White Fuming Nitric Acid (WFNA) e Hydrocarbon X (HX), ipergolici, storabili e puliti.
Il Neptune è invece la versione manned, o meglio un serbatoio che può essere utilizzato come tale in voli unmanned oppure come modulo abitativo per i voli umani.
L'equipaggio si trasferirà dalla capsula a questo modulo attraverso un portello sullo scudo termico e potrà soggiornare al suo interno. E' grande quasi 4m di diametro e 8 circa di lunghezza.
I propulsori sono già stati provati con successo, sviluppando 272ton di spinta totali.
Infine il crew module, di forma rotonda con i posti, per sei persone, installati a raggiera, necessiterà di 1 pilota, gli altri saranno posti turistici.
Ogni persona ha un proprio oblò e si dovranno indossare per sicurezza delle tute per le fasi critiche del volo.
Come sistema di fuga sono montati 4 propulsori su una copertura installata sulla capsula, gli stessi motori sono utilizzati per il deorbiting a fine missione, il rientro avverrà ammarando.
Piccolo particolare, i lanci avverranno in mezzo al mare, da luoghi scelti dal cliente all'interno di una specie di silos flottante.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.