NASA e Goodyear sulle ruote dei futuri LRV

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Nel processo di progettazione dei futuri rover lunari un ruolo fondamentale lo dovranno svolgere le ruote e il sistema di ammortizzazione per poter sopravvivere per lunghi periodi in un ambiente estremamente ostile come quello lunare.
Goodyear ha quindi firmato un accordo per lo studio e lo sviluppo di una serie di prototipi di ruote, non gonfiabili, da utilizzare per i futuri rover.
Le ruote dovranno poter avere una buona trazione sui terreni ondulati e sabbiosi della superficie selenica, senza utilizzare tecnologia "gonfiabile" e tenendo presente che un danno ad una ruota non riparabile potrebbe comportare effetti disastrosi per la missione.
Per la realizzazione Goodyear ha deciso di creare qualche cosa di radicalmente nuovo, procedendo con una filosofia "out-of-the-box" per ideare nuove soluzioni.
L'obiettivo è quello di progettare e testare in ambienti adatti i primi prototipi entro un anno.
Goodyear aveva già prodotto le ruote delle missioni Apollo ma sembra che le nuove non siano evoluzione di queste ma, come detto, radicalmente diverse, anche perchè saranno radicalmente diverse le prestazioni che dovranno raggiungere.
Le ruote delle missioni Apollo erano state certificate per un peso massimo di 27Kg e 120km, mentre oggi si richiedono pesi di circa 10 volte maggiori e distanze minime percorribili maggiori di 100 volte.
Per prima cosa verranno analizzati al computer i design esistenti cercando di migliorarli sotto tutti gli aspetti, successivamente si procederà a provarli fisicamente fino a rottura cercando poi di capire i punti deboli e aumentare la vita operativa almeno fino ai requisiti richiesti in un processo iterativo che si alternerà fra prove e progettazione virtuale e prove reali.
Per l'inverno 2009 sarà prodotto il primo set di 12 ruote per iniziare la sperimentazione a bordo del rover Chariot del JSC.
 

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.