STS-120: Alcuni pannelli RCC potrebbero mettere a rischio il lancio

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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Sono fasi abbastanza concitate durante l'ultima Readiness Review che si sta svolgendo in queste ore e che si concluderà domani sera.
Il problema è sorto da una raccomandazioe del NESC (NASA Engineering and Safety Center) che ha raccomandato la sostituzione di alcuni pannelli RCC (Reinforced Carbon-Carbon) del bordo d'attacco alare dopo che sono stati individuati possibili sollevamenti nell'adesivo utilizzato, che però non sono ancora stati verificati strumentalmente. La causa non è ancora stata individuata ma potrebbe essere l'ossidazione.
Il difetto non sarebbe visibile ad occhio nudo, e la degradazione potrà essere verificata solo microscopicamente.
Il dubbio è legato all'impossibilità di vedere questi difetti attraverso le operazioni che si svolgono ormai come consuetudine in orbita con il braccio robotico e che in caso di prolungata esposizione al calore potrebbero distaccare i pannelli.
Il NESC ha quindi consigliato di sostituire i pannelli 9R, 12L e 13R i quali non possono essere raggiunti sul pad e quindi nel caso la raccomandazione venisse raccolta si procederebbe con un rollback con un ritardo per il lancio almeno fino a Dicembre.
La decisione dovrà essere presa dal management in queste ore, ed è possibile che visto che il problema sorgerebbe con uno scenario peggiore di quelli mai osservati e che il rischio non è elevato in confronto alle esperienze passate, è possibile che si decida di continuare senza interventi.
Dal punto di vista più razionale quest'ultimo sembrerebbe lo scenario più probabile visto che il NESC ha solo il sospetto che il problema esista e che anche se i pannelli venissero rimossi ci vorrebbero molti test per capire se il problema realmente esisteva e per loro stessa ammissione sarebbe comunque possibile non verificare in nessun modo l'aumento del rischio volando "as is".
Una decisione sarà presa nelle prossime 24h.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.