Nuova revisione Orion – versione 607

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' stata completata l'ultima revisione alla capsula Orion per allineare i requisiti del programma lunare con quelli ingegneristici.
La versione per la ISS della capsula è praticamente al termine delle revisioni con tutti i requisiti già raggiunti, si sta ora lavorando alla versione lunare dell'Orion e con questa ultima review si dovrebbe aver raggiunto la gran parte degli obiettivi.
Una variazione del progetto era innanzitutto richiesta dall'aumento delle prestazioni del vettore Ares I che era passato da un'orbita di immissione prevista di -30x100nmi a quella attuale di -11x100nmi.
Un "riallineamento" era stato necessario dato che circa metà dei requisiti di lancio della capsula non venivano rispettati nella versione precedente, erano soprattutto sistemi ridondanti e di sicurezza.
Già prima l'Ares I poteva lanciare un Orion Lunare ma sarebbero venuti meno alcuni requisiti di sicurezza.
La buona notizia è che l'ISP del nuovo propulsore J2-XD dovrebbe essere maggiore del previsto raggiungendo un valore compreso fra 452 e 458sec. anzichè i 448 previsti.
Con il completamento della versione "base" della capsula, la Zero Base Vehicle senza i sistemi di ridondanza, si integreranno ora tutti i sistemi di sicurezza previsti.
Dal prossimo mese di dovrebbe iniziare la Orion Design Analysis Cycle 2 (ODAC 2) per completare la configurazione finale della capsula.
Si stanno studiando anche alcune alternative importanti come una LAS che non utilizzi propellenti solidi ma un monopropellente liquido oppure un propulsore ibrido solido-liquido. Con la nuova ogiva ci sarebbe posto per un piccolo serbatoio di idrazina per una possibile LAS a propellente liquido (nella foto un possibile concept).
Sempre in revisione il problema degli airbag che si vorrebbero mantenere e per questo si stanno cercando alternative al contratto iniziale per riuscire a mantenere il sistema all'interno dei parametri di peso previsti.
Altre novità sono la decisione di preparare la capsula prima del volo nel MPPF (Multi-Payload Processing Facility), e di integrare il LAS nel VAB.
In valutazione anche un possibile sistema di integrazione del primo stadio per evitare di dover costruire due Mobile Launch Platform per l'Ares I e in revisione anche la progettazione del sistema di fuga dalla rampa che potrebbe essere indipendente dalla piattaforma di lancio.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.