Rinviato il lancio del Proton M/SES-4

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Nella giornata di ieri, lunedì 26 Dicembre 2011, nel corso delle ultime fasi di preparazione del vettore russo Proton M/Breeze M della International Launch Services, presso il Cosmodromo di Bajkonur in Kazakhstan, è stata rilevata un’anomalia nei giroscopi del Command Instrument Complex dell’upper stage Breeze M. Inizialmente i tecnici della Khrunichev avevano fissato uno “scrub” di 24 ore, ma in seguito i vertici della Roscosmos hanno comunicato ufficialmente un rinvio di almeno 25 giorni.

Quello appena rinviato sarebbe dovuto essere il 70esimo lancio commerciale del vettore Proton dal 1995 ad oggi, il decimo di quest’anno, e avrebbe dovuto orbitare il satellite commerciale per comunicazioni e servizi SES-4 dell’operatore lussemburghese SES.

Quest’oggi 27 dicembre è in programma il rollback dello stacking all’hangar di integrazione e test, dove verrà sostituito l’hardware difettoso con un nuovo componente. Completate queste operazioni e quelle di checkout, si potrà procedere al nuovo rollout. Come già detto, ILS ha annunciato che saranno necessari non meno di 25 giorni per completare la riparazione.

Nel corso degli ultimi 13 mesi la Russia ha fallito diversi lanci; l’ultimo in ordine di tempo lo scorso Venerdì 23 Dicembre, quando un vettore Sojuz-2 con a bordo un satellite per comunicazioni Meridian è precipitato in Siberia poco dopo il decollo.
Tuttavia, anche quando si è riusciti a raggiungere l’orbita, non sono mancati i problemi. La sonda Fobos-Grunt, destinata a Marte, dopo il lancio dello scorso novembre ha mancato l’inserimento nella traiettoria diretta al Pianeta Rosso, ed ora è destinata a ricadere sulla Terra entro in un paio di settimane.

Già la scorsa settimana Vladimir Popovkin, Direttore di Roscosmos, ha parlato apertamente di crisi dell’industria spaziale russa commentando il fallimento del Sojuz-2/Meridian all’agenzia Ria Novosti; pertanto ora resta da vedere quali saranno le azioni correttive che verranno intraprese per ridare affidabilità al “sistema spaziale russo”, visto anche il ruolo chiave che esso ricopre nel programma dell’International Space Station.

Fonti: Ria Novosti, ILS Inc., Spaceflight Now, SES S.A.

Un immagine artistica del satellite SES-4 (C) SES S.A.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.