Un concorso per decidere il design della futura tuta Z-2

NASA e ILC Dover hanno indetto un concorso per permettere a chiunque di votare il design che avrà la futura tuta spaziale Z-2.
ILC Dover ha vinto lo scorso anno il contratto per la progettazione della nuova tuta spaziale destinata ai programmi di esplorazione della NASA. L’accordo, dalla durata di 18 mesi ha come obiettivo quello di sviluppare e testare la tuta Z-2, evoluzione del primo prototipo Z-1.

Il primo prototipo, la tuta Z-1

Il primo prototipo, la tuta Z-1

Gli obiettivi nello sviluppo di questa nuova evoluzione della tuta sono i seguenti:
– Il prototipo verrà testato per la prima volta in camera a vuoto
– Verranno utilizzati componenti sviluppati attraverso la scansione 3D del corpo umano e realizzati attraverso l’uso di stampanti 3D.
– I materiali utilizzati saranno più resistenti ad impatti sia per la parte superiore che inferiore del dorso.
– Prima integrazione del sistema “Suit-port” per l’ingresso e l’uscita dalla tuta.
– Componenti più confortevoli e maggiormente adattabili alle diverse corporature.

Oltre a questi aspetti tecnici però, per la prima volta nella storia e grazie alle tecnologie oggi disponibili, è possibile scegliere con maggiore libertà un design più avveniristico e caratterizzare l’aspetto esterno della tuta pensando anche allo stile.
Proprio per questo il Johnson Space Center e ILC hanno indetto un sondaggio che permette a chiunque di scegliere e votare il design che più lo entusiasma e lo ispira, il più votato verrà poi scelto per l’aspetto finale che avrà il modello destinato al volo.
Tecnicamente la parte che verrà votata è la parte che viene indossata al di sopra della tuta vera e propria e che ha la funzione principalmente protettiva contro la corrosione, l’usura e il danno.

Sono tre i design proposti:

Scelta 1: Biomimicry
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Il design è fortemente ispirato ad un ambiente terrestre ma per molti versi simile all’ambiente spaziale, le profondità oceaniche.
Ricalcando le capacità di bioluminescenza di molti organismi che vivono nel buio più assoluto degli abissi, la tuta ricorda le incredibili colorazioni delle creature che vivono in uno degli ambienti più estremi possibili.
Questo disegno è caratterizzato da un sistema di grinze sugli snodi mobili di gomiti, polsi, collo e dorso e da un disegno con componenti filamentosi sul dorso che si illuminano quando la luminosità diminuisce.

Scelta 2: Technology
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È il design più “futuristico”, con numerosi elementi che rimandano al concetto di evoluzione tecnologica, è caratterizzato da componenti in Luminex e aree capaci di illuminarsi con colorazioni differenti per identificare con facilità gli astronauti.
Anche questa opzione ha articolazioni altamente mobili per facilitare i movimenti e altamente resistenti per aumentare la protezione.

Scelta 3: Trends in Society
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Questo design vuole riprendere lo stile che potrebbero avere gli abiti di tutti i giorni in un futuro non troppo distante.
Anche in questo disegno sono presenti elementi elettroluminescenti destinati a mettere in risalto uno stile sportivo e conosciuto.
Le caratteristiche di mobilità sono le medesime degli altri modelli.

Per poter scegliere e votare, dopo aver visto tutti i rendering, basta collegarsi al sito seguente: http://jscfeatures.jsc.nasa.gov/z2/

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.