Long March Express, lanciato il primo rideshare cinese

Il momento del lancio. Credit: CGTN

Ieri 27 aprile 2021 alle ore 11:20 cinesi (le 5:20 di mattina in Italia) è partito un razzo Lunga Marcia 6 dal centro di lancio di Taiyuan. Si è trattato del primo servizio di un razzo della famiglia Lunga Marcia di tipo rideshare, cioè condiviso tra diversi clienti, venduto sotto il nuovo brand Long March Express. Oltre a questo debutto il volo di ieri è stata la 366ª missione di un Lunga Marcia e la quinta della variante LM 6, tutte concluse con successo.

Il lanciatore usato per questa missione è stato costruito a Shanghai da Shanghai Academy of Spaceflight Technology (SAST) e i servizi di lancio sono stati gestiti da China Great Wall Industry Corporation (CGWIC): entrambe le aziende sono statali e sussidiare di China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) il principale fornitore dell’agenzia spaziale cinese (CNSA). Questo lancio commerciale portava con sé anche un’iniziativa di marketing: sulla parete esterna del razzo era presente uno sponsor. Si tratta di un’emittente locale, Radio Shanghai o Zhang Sanjiao Zhi Sheng Hao (长三角之声号), letteralmente “la Voce del Delta del fiume Yangtze”; il Delta dello Yangtze non è solamente un luogo geografico ma una zona di elevato sviluppo economico nella megalopoli di Shanghai. L’utilizzo di questo brand è volto a rimarcare la strategia e l’importanza di questa area geografica nello sviluppo dell’astronautica cinese all’interno dell’attuale piano quinquennale nazionale.

Lo sponsor della missione. Credits: Radio Shanghai

A bordo c’erano ben nove satelliti di sei diverse aziende paganti; di molti non sono rese note le specifiche, ma si tratta di piccoli satelliti di peso compreso tra i 30 e i 50 kg, destinati principalmente a compiti di osservazione o comunicazione. Sono stati posizionati in orbita eliosincrona a 700 km di quota dalla superficie terrestre. In dettaglio il carico comprendeva Qilu 1 e HS-1, per il telerilevamento radar della superficie terrestre, Qilu 4, Foshan-1, Jin Zijing 1-01 e 1-02, e Taijing 2-01 per l’osservazione nello spettro visibile, Tianqi 9 per le comunicazioni dedicate all’Internet of Things (IoT) e infine NEO-1 con un obiettivo particolare abbastanza ambizioso. Alcune denominazioni di questi satelliti potrebbero essere differenti da quelle trovate in altre fonti, ufficiali e non, in quanto potrebbe essere preferita la sigla o la traduzione in inglese rispetto alla nomenclatura originaria in cinese.

L’ultimo satellite, NEO-1, è dotato di sistemi di tracciamento ottico che verranno usati per il rilevamento di piccoli asteroidi vicino alla Terra e detriti orbitali in orbita terrestre bassa. Oltre ai sistemi ottici, però, possiede una rete in grado di catturare un detrito e deorbitarlo grazie ai suoi propulsori a ioni. Il prototipo è stato sviluppato da Origin Space, che ha in programma, oltre a una missione sulla Luna, un’ambiziosa missione con l’obiettivo di catturare un piccolo asteroide.

L’opera d’arte che verrà catturata nello spazio

Durante questa missione dimostrativa, NEO-1 non catturerà un detrito già esistente, ma ne rilascerà uno apposta per questo test. Questo detrito è in realtà un’opera d’arte, realizzata dall’artista locale Yang Qian. Una volta catturato l’oggetto, il satellite rientrerà distruggendosi in atmosfera. La pulizia dell’orbita bassa è una questione molto importante, tenuta in considerazione da tutte le agenzie spaziali del pianeta, che operano attivamente per ridurre al minimo l’aggiunta di nuovi detriti e programmano per il futuro attività per la rimozione di quelli già presenti. Se questa missione dovesse avere successo sarebbe un’importante passo avanti per la sostenibilità dell’uso commerciale dell’orbita terrestre bassa.

Fonti: CGWIC, Shanghai Aerospace, China Aerospace News.

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Gianmarco Vespia

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