Galileo prende il volo: dieci satelliti ora in orbita

Il sistema europeo di navigazione satellitare ha fatto oggi un ulteriore passo avanti verso il completamento, con il lancio – dallo spazio porto europeo nella Guyana francese – dei satelliti Galileo 9 e 10, avvenuto alle 04:08 dell’11 settembre (02:08 GMT, 23:08 del 10 settembre ora locale di Kourou) a bordo del lanciatore Sojuz.

Un'immagine del lancio del Sojuz con a bordo due satelliti della costellazione Galileo
Un’immagine del lancio del Sojuz con a bordo due satelliti della costellazione Galileo


Tutti le fasi Sojuz si sono svolte come previsto, con lo stadio superiore Fregat che ha rilasciato i satelliti nell’orbita prevista, vicina ai 23.500 km di altitudine, circa 3 ore e 48 minuti dopo il lancio.

“L’implementazione del sistema europeo Galileo sta rapidamente prendendo piede” ha detto Jan Worner, Direttore Generale dell’ESA.

Incrementando costantemente il numero di satelliti nello spazio, insieme alle nuove stazioni di terra presenti in tutto il mondo, Galileo avrà presto una portata globale. Il giorno della completa capacità operativa si sta avvicinando per Galileo. Sarà un grande giorno per l’Europa.

Un'immagine della chiusura del fairing del Sojuz con all'interno i satelliti Galileo 5 e 6
Un’immagine della chiusura del fairing del Sojuz con all’interno i satelliti Galileo 5 e 6


Due ulteriori satelliti Galileo sono ancora in programma per un lancio entro la fine dell’anno. Questi satelliti hanno completato le fasi di test al Centro Tecnologico ESTEC dell’ESA a Noordwijk, nei Paesi Bassi, ed anche per i prossimi due satelliti sono in atto le campagne di test di lancio.

Altri satelliti Galileo sono attualmente in produzione alla OHB di Brema, Germania, con gli strumenti di navigazione forniti dalla Surrey Technology Ltd nel Regno Unito, che a sua volta utilizza elementi provenienti da tutta Europa.

“La produzione dei satelliti ha raggiunto un ritmo regolare” ha detto Didier Faivre, Direttore ESA delle attività relative a Galileo e Navigazione. Allo stesso tempo, tutti i test Galileo svolti sinora– compreso quello del segmento di terra – hanno dato risultati estremamente positivi.

“E mentre il continuo potenziamento del sistema Galileo rimane la nostra priorità, insieme con lo sfruttamento di EGNOS – il sistema di potenziamento di navigazione satellitare già operativo in Europa –l’ESA guarda anche oltre.”

“Con la Commissione Europea, stiamo svolgendo del lavoro tecnico per assicurare che Galileo continui ‘per sempre’ assicurando la continuità dei servizi europei di navigazione nel lungo termine, per soddisfare le prestazioni alla pari con gli altri sistemi globali di navigazione satellitare.”

Rendering di un satellite Galileo in orbita con i pannelli dispiegati


Il prossimo anno il dispiegamento del sistema Galileo sarà rafforzato dall’entrata in funzione di uno speciale lanciatore Ariane 5 appositamente progettato, che può raddoppiare, da due a quattro, il numero dei satelliti che possono essere inseriti in orbita con un solo lancio.

Galileo è il sistema di navigazione satellitare globale europeo. Si compone di 30 satelliti e della loro struttura a terra.

La definizione, lo sviluppo e le fasi di validazione in orbita (IOV, In Orbit Validation) sono state portate avanti dall’ESA e co-finanziate dall’ESA e dalla Commissione Europea. Questa fase ha creato una mini costellazione di quattro satelliti e un ristretto supporto di terra dedicato a convalidare il concetto generale.

La fase di piena capacità operativa (FOC, Full Operational Capability) è completamente finanziata dalla Commissione Europea. La Commissione e l’ESA hanno firmato un accordo di delega secondo il quale l’ESA agisce come agente di progettazione e appalto per conto della Commissione.

Fonte: ESA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.