Primo volo virtuale per CST-100

Chris Ferguson, il Comandante dell’ultima missione del programma Space Shuttle, è tornato nello spazio, seppur virtualmente, con il simulatore del CST-100 (Crew Space Transportation – 100) della Boeing, eseguendo delle attività di pilotaggio manuale che hanno incluso manovre di controllo attitudinale e di traslazione, di aggancio e distacco dall’International Space Station, seppur simulata e di rientro manuale sulla Terra. Lo annuncia un comunicato ufficiale della compagnia aerospaziale americana diffuso lo scorso Giovedì 27 Febbraio.

“È stato grande risedersi nel sedile del pilota, anche se non ho lasciato il suolo,” ha dichiarato Ferguson. “È importante per la capsula avere dei controlli manuali perché nonostante sia stata progettata per essere abbondantemente autonoma, il pilota dovrebbe essere sempre in grado di fungere da back up ai vari automatismi. I controlli di volo manuali, in sostanza, aggiungono un grado di ridondanza a tutto il sistema di guida.”

Per i responsabili della NASA, il test ha soddisfatto una milestone legata allo sviluppo di CST-100, nota come “Pilot in the loop”. Il programma ha già superato delle Critical Design Reviews per le sue strutture primarie e per i sistemi propulsivi. Le rimanenti milestones, includono una Critical Design Review del software del simulatore e una Spacecraft Safety Review. Per far sì che il software di guida fosse più realistico possibile, alcuni membri del Crew & Mission team di Houston hanno lavorato fianco a fianco con la controparte della divisione del Boeing’s Global Services & Support di St. Louis.

Nel corso degli ultimi 30-40 anni, il colosso aerospaziale statunitense ha continuato a sviluppare le procedure di training e le tecnologie legate agli aerei, pertanto ora gli ingegneri della Boeing sono in grado di inserire queste tecnologie nel nuovo spacecraft, rendendolo con tutta probabilità il velivolo più avanzato mai costruito dalla compagnia.

Il simulatore della Boeing verrà usato per il training degli astronauti come parte di una suite completa di dispositivi per l’addestramento per gli equipaggi e per i controllori di missione. Nel frattempo, Boeing è al lavoro per raggiungere la prossima milestone e vincere così il contratto con la NASA.

“Questa è stata l’unica opportunità che abbiamo avuto di mostrare realmente, dal punto di vista dell’utilizzatore, quanto stia diventando reale il nostro veicolo. Ha proseguito Ferguson. “Abbiamo dimostrato che il CST-100 è sulla strada giusta per far tornare gli americani nello spazio, su di un astronave americana.”

Chris Feguson è veterano di tre missioni con lo Space Shuttle nonché Comandante di STS-135, il volo conclusivo del programma Space Shuttle. Egli ha totalizzato oltre 40 giorni nello spazio e 5.700 ore di volo in velivoli altamente performanti. Attualmente è il supervisore della progettazione delle interfacce con l’equipaggio per la capsula CST-100 della Boeing e riveste un ruolo chiave nello sviluppo e nel testing dei sistemi e delle tecnologie per il veicolo e per i sistemi integrati di lancio e per i sistemi al suolo.

Nell’immagine in evidenza, Chris Ferguson ai comandi del simulatore di CST-100. (C) Boeing.

Qui è possibile vedere un breve filmato della simulazione.

Fonti: SapaceRef.com; Boeing

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)