SpaceX collauda i paracadute di Dragon in caso di lancio abortito

La capsual Dragon appesa ai tre paracadute principali del test di dicembre 2013. Credit: NASA/Kim Shiflett

A fine dicembre 2013, i tecnici di Space Exploration Tecnologies (SpaceX) e dell’Agenzia Spaziale Americana (NASA) hanno eseguito un test dei paracadute che equipaggeranno la versione della capsula Dragon destinata al trasporto di equipaggi verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), nelle condizioni critiche in cui si potrebbe trovare la  capsula a seguito di un lancio abortito.

Il test, eseguito in un tratto dell’Oceano Pacifico a circa 14,5 km al largo dalla costa di Morro Bay in California, è stato effettuato sganciando da un elicottero Erickson Sky Crane un simulacro della capsula Dragon, con una massa di circa 5.400 kg, da una quota di circa 2.400 metri.

Il video del test eseguito al largo di Morro Bay in California:

Come si apprezza nelle immagini del video pubblicato sul canale YouTube NASAKennedy, il sistema di sgancio dal cavo che la vincolava all’elicottero ha impresso a Dragon un moto di caduta disordinato, simulando le peggiori condizioni a cui potrebbe trovarsi la capsula con un equipaggio a bordo a seguito dell’esecuzione di una manovra di allontanamento di emergenza in caso di anomalia durante il lancio.

L’apertura di due paracadute guida ha consentito alla capsula di recuperare l’assetto di caduta corretta, attivando successivamente l’apertura dei tre paracadute principali che hanno controllato la discesa di Dragon fino all’ammaraggio in sicurezza della capsula e degli ipotetici occupanti.

La capsula Dragon, la cui versione cargo ad oggi è già stata utilizzata per due missioni di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale, è in corso di una completa revisione e di uno sviluppo per potere trasportare in sicurezza fino a sette astronauti contemporaneamente sulla ISS.

Nella versione con equipaggio, Dragon effettuerà atterraggi controllati in cui i tradizionali paracadute saranno coadiuvati dai propulsori Super Draco di cui sarà dotata, per garantire un sistema ridondante che possa garantire la incolumità degli astronauti durante la delicata fase di rientro a terra.

Il test effettuato con successo da SpaceX rappresenta il superamento di una delle 15 tappe fondamentali previste dal contratto siglato lo scorso agosto 2013 fra la compagnia fondata da Elon Musk e la NASA, all’interno della attuale fase denominata Commercial Crew Integrated Capability (CCiCap) del Commercial Crew Program (CCP), programma con cui l’Agenzia Spaziale Americana intende dotarsi di un nuovo sistema per inviare astronauti Americani verso la ISS senza dover più dipendere dall’acquisto di passaggi sulle capsule Russe Sojuz.

Ad oggi rimangono a SpaceX 4 tappe da completare per concludere quanto concordato con la NASA all’interno del CCiCap, e fra queste la conclusiva, attesa per la tarda primavera o al più tardi per l’estate 2014, sarà il lancio di un vettore Falcon 9 con una capsula Dragon con cui simulare le fasi di un distacco di emergenza (In-Flight Abort Test) nel momento in cui il razzo sarà sottoposto alla massima pressione aerodinamica durante il decollo.

Immagini e video (C) NASA.

Fonte: NASA.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.