La Cina vuole ampliare la cooperazione spaziale internazionale

Il trio dei taikonauti cinesi, equipaggio di Shenzhou'10. Da sinistra a destra, Wang Yaping, Nie Haisheng, Zhang Xiaoguang. - Credits: Xinhua/Wang Jianmin

La Cina è disponibile a partecipare a uno sforzo multilaterale già in corso per pianificare i futuri obiettivi dell’esplorazione spaziale, ampliando così la propria partecipazione alla cooperazione internazionale nel settore. Lo ha dichiarato il 23 settembre 2013 in occasione del 64° International Astronautical Congress (IAC) di Pechino il massimo esponente delle attività spaziali cinesi, Ma Xingrui, amministratore dell’agenzia spaziale CNSA del paese.

Sebbene la Cina abbia firmato accordi bilaterali con diverse decine di nazioni, fra cui l’Italia, non fa ancora parte dell’organismo multinazionale International Space Exploration Coordination Group (ISECG). Secondo Ma, il suo paese sarebbe disponibile a entrare a pieno titolo nell’ISECG se ricevesse un invito.

Un rappresentante di un governo non cinese ha fatto notare che la Cina fa già parte dell’ISECG in qualità di osservatore e che in passato è stata la Cina, non l’ISECG, a opporre resistenza all’ingresso a pieno titolo nell’organismo. L’amministratore della CNSA Ma ha però dichiarato che il suo paese non ha ricevuto alcun invito esplicito, o forse l’invito è arrivato in un periodo non favorevole.

L’ISECG sta preparando una Global Exploration Roadmap per la futura esplorazione spaziale, con lo scopo di evitare duplicazioni in progetti che richiederebbero costi e risorse eccessive per singole nazioni. La roadmap prevede l’esplorazione coordinata fra esseri umani e robot di destinazioni del Sistema Solare raggiungibili da equipaggi umani.

L’organismo ha come membri la maggior parte delle nazioni e agenzia spaziali in grado di raggiungere e operare nello spazio. Ne fanno parte anche l’Italia con l’ASI e l’ESA.

Fonte: SpaceNews.com

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Paolo Amoroso

Si occupa di divulgazione e didattica dell'astronomia e dello spazio. Attualmente collabora con il Planetario di Milano e fino al 2012 ha lavorato per il Museo Astronomico di Brera. Si interessa di astronomia, astronautica ed esplorazione dello spazio e Google. È nel Direttivo dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA), per la quale svolge diverse attività fra cui la co-conduzione del podcast AstronautiCAST.