La NASA sviluppa uno spray nasale contro la chinetosi

Il Johnson Space Center di Houston della NASA e l’azienda privata Epiomed Therapeutics Inc. di Irvine, California, hanno siglato, lo scorso 12 Ottobre, un accordo per lo sviluppo e la commercializzazione di uno spray nasale, realizzato dalla NASA, per la rapida soppressione della chinetosi (motion sickness), ovvero quel disturbo che alcuni soggetti provano in seguito al trasporto con mezzi come nave, automobile, aereo, giostre etc., e che causa vomito, senso di malessere generale, pallore, sudorazione fredda, sbadigli, mal di testa ed aumento della salivazione. Essendo la chinetosi correlata alla Space Adaptation Syndrome (SAD), che colpisce una grossa percentuale degli astronauti i quali manifestano più o meno i su menzionati sintomi durante i primi 4-5 giorni di volo, l’ente spaziale americano è da diversi anni impegnato nello studio di contromisure efficaci contro questo disturbo legato all’adattamento alla microgravità del sistema vestibolare.

Sotto l’egida dello Reimbursable Space Act Agreement (SAA), la Epiomed formulerà il farmaco, che sostanzialmente è scopolamina intranasale, o INSCOP. La scopolamina è una molecola efficace e può venire somministrata in compresse, con cerotti transdermici o tramite iniezione. Con un dosaggio preciso, la formulazione dello spray realizzato dalla NASA si è dimostrata più veloce ed affidabile rispetto alle compresse orali ed ai cerotti, che impiegano anche diverse ore prima di entrare in azione, mentre i livelli di scopolamina raggiungono il picco circa 22 minuti dopo la somministrazione nasale nel soggetto.

“NASA e la Epiomed lavoreranno gomito a gomito allo sviluppo dell’INSCOP, per ottimizzarne l’efficacia terapeutica sia nei casi acuti che in quelli cronici, a beneficio del personale della NASA, del Department of Defense ed anche dei normali viaggiatori che soffrono di questo disturbo con i vari mezzi di trasporto.” Ha dichiarato Lakshmi Putcha, sviluppatore di questo trattamento strategico innovativo presso il Johnson Space Center.

Il principio attivo dell’INSCOP, la scopolamina, è un farmaco alcaloide allucinogeno di origine vegetale, che oltre a produrre i noti effetti allucinogeni e fisiologici, a precisi dosaggi blocca la chinetosi inibendo vertigini, nausea e vomito. Essa ha all’incirca la stessa efficacia degli antistaminici nella prevenzione del disturbo, ma comporta molti meno rischi di effetti collaterali come ad esempio la sonnolenza.

In concerto con la NASA, il Naval Aerospace Medical Research Laboratory (NAMRL) di Pensacola, Florida, ha testato recentemente l’efficacia del gel nasale con l’ausilio di un macchinario denominato Human Disorientation Device (HDD). Sedici volontari hanno assunto la scopolamina nasale o un placebo e quindi si sono sottoposti all’HDD, che altro non è che una sedia montata in una sfera di metallo nella quale il soggetto viene fatto roteare con diverse modalità e per un determinato tempo.

Pur non essendo stato un grosso test su scala numerica, esso ha evidenziato che i soggetti trattati con scopolamina, avevano sopportato l’HDD per un tempo superiore del 20 % rispetto ai tempi registrati dai soggetti che avevano assunto il placebo. I risultati di queste sperimentazioni sono stati pubblicati sulla rivista “Aviation, Space and Environmental Medicine”, evidenziando l’efficacia e l’affidabilità del farmaco.

Nel 2010 il il NAMRL è entrato a far parte nella Naval Medical Research Unit di Dayton, Ohio (NAMRU-D) ed attualmente il NAMRU-D sta lavorando con la Epiomed nell’ambito di un Cooperative Research and Development Agreement (CRADA) per testare una formulazione in soluzione acquosa dell’INSCOP (INSCOP Spray), con l’intento di velocizzare l’azione del principio attivo limitando al massimo gli effetti collaterali. Epiomed avrà la responsabilità dello sviluppo e della commercializzazione del preparato, assistita dal Human Health & Performance Directorate della NASA e riceverà i finanziamenti dall’ente spaziale americano per la fase relativa all’IND (Investigational New Drug), nell’ambito del su citato SAA (Reimbursable Space Act Agreement). David R. Helton, Presidente e CEO di Epiomed ha dichiarato: “NASA e NAMRL hanno fatto un lavoro fondamentale con l’INSCOP in gel. Ora Epiomed è dedicata al completamento delle valutazioni cliniche necessarie in collaborazione con la NASA e la Naval Medical Research Unit per facilitare l’ingresso sul mercato dell’INSCOP Spray.”

Qualora il farmaco dovesse venire approvato dalla FDA (Food and Drug Administration), la Epiomed potrà incominciare a fornire lo spray alla NASA per il suo utilizzo da parte del proprio personale e di quello del Department of Defense che ne avesse bisogno.

La Epiomed Therapeutics è una compagnia farmaceutica privata, impegnata nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci per il sistema nervoso centrale, con un’attenzione particolare rivolta agli anti emetici (anti vomito ed anti nausea), agli ansiolitici e ai farmaci per il sostegno della performance.

Lo Human Health & Performance Directorate (HH&P) della NASA è dedicato all’ottimizzazione di tutti quegli aspetti legati alla salute umana e alla produttività nell’ambito dell’esplorazione spaziale, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti come appunto l’INSCOP.

Qualora l’INSCOP Spray dovesse essere commercializzato anche al grande pubblico su larga scala, altro non sarebbe che l’ennesimo esempio di uno spinoff legato all’esplorazione spaziale, di utilità comune anche per l’uomo della strada, che magari si sta domandando a cosa serva andare nello spazio.

 

Fonti: NASA; Wikipedia; wsb.com; “NASA Plans to commercialize a nasal spray for motion sickness” di John Matson pubblicato su blogs.scientificamerican.com; Aviation, Space and Environmental Medicine; PR Newswire; Naval Medical Research Unit-Dayton.

 

Immagine: Lo Human Disorientation Device (HDD) (C) Naval Medical Research Unit-Dayton.

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)