ATV-4 si chiamerà Albert Einstein

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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Con ATV-2 Johannes Kepler nello spazio, e ATV-3 Edoardo Amaldi quasi completato, il prossimo veicolo europeo per il rifornimento della Stazione Spaziale ad uscire dalla linea di produzione è stato battezzato con il nome dello scienziato più famoso di tutti i tempi: Albert Einstein. Il lancio è previsto per l’inizio del 2013.

Famoso per la teoria della relatività, e per la relazione E=mc2, Albert Einstein è una delle icone della scienza del ventesimo secolo. Le sue teorie sono state scrupolosamente sperimentate nello spazio, e il suo lavoro viene utilizzato per guidare i veicoli spaziali su altri pianeti.

L’Automated Transfer Vehicle (ATV) è uno dei contributi essenziali dell’Europa per il rifornimento e il mantenimento della Stazione Spaziale Internazionale. I veicoli sono intitolati a grandi nomi europei nella scienza, tecnologia e cultura. Dopo la volta di Francia, Germania e Italia (con Jules Verne, Johannes Kepler e Edoardo Amaldi) è ora il turno della Svizzera, a sottolineare il contributo di questa nazione al programma spaziale europeo: la struttura di ATV, in particolare, viene costruita da industrie svizzere.

ATV-2 è stato lanciato verso la ISS nel febbraio scorso, ed ESA indende mantenere il ritmo di  1 lancio all’anno. ATV-3, intitolato allo scienziato italiano Edoardo Amaldi è in fase di assemblaggio a Brema, in Germania, e verrà trasportato allo spazioporto di Kourou ad agosto in vista del lancio nel febbraio 2012.

Tre parti principali di ATV-4 sono in costruzione. L’Integrated Cargo Carrier, progettato per il trasporto di acqua, gas, propellenti ed altri materiali è a Torino e verrà spedito a Brema il prossimo dicembre. L’Equipped Propulsion Bay, che ospita i motori ed i serbatoi di propellente, viene costruito a Brema. L’Equipped Avionics Bay, la “mente” di ATV, verrà unita al modulo propulsivo alla fine dell’anno. Il programma prevede il lancio di Albert Einstein all’inizio del 2013.

Albert Einstein nasce nel 1879 ad Ulm, in Germania, ma studia e passa il primo periodo della sua carriera in Svizzera. Il suo lavoro all’ufficio brevetti a Berna gli dà tempo di sviluppare le sue idee rivoluzionarie. Il suo anno d’oro, il 1905, lo vede pubblicare quattro fondamentali articoli scientifici sull’effetto fotoelettrico, il moto Browniano, la relatività speciale e l’equivalenza fra materia ed energia.

Nel 1908 comincia la sua carriera accademica a Berna e, successivamente, si sposta a Zurigo, Praga, Berlino ed infine, dopo essere emigrato negli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale, Princeton. Nel 1921 vince il Premio Nobel per la fisica. Muore negli Stati Uniti nel 1955 all’età di 76 anni.

Fonte: ESA

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.