Emesso bando per contratto nuovo mezzo spaziale Russo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Nei giorni scorsi l'Agenzia Spaziale Russa ha emesso il bando formale per l'assegnazione del contratto di sviluppo per la futura capsula successore delle attuali gloriose Sojuz.
Vincitrice del contratto sarà quasi certamente RSC Energia, già coinvolta nello studio preliminare pubblicato lo scorso Giugno.
Con il contratto appena emesso vengono definiti con maggior dettaglio i requisiti e le caratteristiche che dovrà avere il nuovo mezzo spaziale, per ora denominato PPTS.
Gli obiettivi di missione elencati per la definizione dei requisiti sono:
– Missioni indipendenti in LEO
– Missioni di supporto ad infrastrutture orbitali
– Missioni di supporto e riparazione di satelliti orbitali
– Missioni di ricerca in LEO
– Missioni di supporto logistico lunare fra LEO e LLO.

Per rispondere agli obiettivi definiti sono state proposte tre differenti versioni, la PKK-Z, PKK-S e GVK-S, nell'ordine: per missioni in LEO autonome, per missioni di rifornimento in LEO abitate e per missioni automatiche di rifornimento in LEO.
Analizzandole nel dettaglio i requisiti sono i seguenti:

PKK-Z per missioni in volo autonomo abitate
Si compone dei seguenti moduli:
– VA, il modulo di rientro utilizzabile fino a 10 missioni
– DO, il "service module" con il sistema propulsivo
– DGO, il modulo pressurizzato complementare

I limiti di missione richiesti sono di almeno 14 giorni di volo autonomo con 4 cosmonauti a bordo e almeno 30 giorni con 2 cosmonauti.
Gli altri requisiti per le varie tipologie di missione:
– Il modulo pressurizzato deve poter contenere almeno 1ton di materiale scientifico di cui almeno 800kg rimovibili e almeno 6mc per il payload.
– Il modulo pressurizzato deve contenere il sistema di supporto vitale
– 2KWh di potenza disponibile (avrà probabilmente un sistema di pannelli indipendente)
– Payload esterni che possano essere alloggiati in un compartimento non pressurizzato opzionale
– Parte del payload esterno che possa essere installato o rimosso durante la missione

Le orbite di riferimento per questo tipo di missione si estenderanno dai 200km ai 500km con un'inclinazione di 51.7° estendibili fino a 1000km accorciando la missione fino a 3 giorni.
E' inoltre richiesto uno studio di fattibilità per missioni con orbite inclinate anche a 63°, 72°, 83° e 98°.
Per quanto riguarda le sollecitazioni sono richieste al di sotto dei 4g per un lancio nominale, sotto i 3g in un landing nominale, 7g per un abort al lancio, 5g per un atterraggio nominale e 12g per un rientro d'emergenza.
Infine la precisione del sito di atterraggio è stata aumentata dai 2km dello scorso anno agli attuali 5km probabilmente a causa dell'abbandono del sistema di atterraggio assistito da propulsori in favore dei più classici paracadute.

PKK-S per missioni abitate di supporto alla ISS
Questa configurazione è basata sui due moduli VA e DO.
Il payload richiesto sia in salita che in rientro è di 600kg, un equipaggio di 6 cosmonauti, almeno 2 tentativi di docking possibili prima del rientro e fino ad 1 anno di vita agganciata alla ISS.

Gli altri parametri sono i medesimi della versione "-Z".

GVK-S per missioni cargo di supporto alla ISS
Stessa configurazione della precedente ma allestita in maniera completamente cargo con un massimo di 2ton di cargo in salita e in discesa e una vita di almeno 5 anni.

Il vincitore del contratto sarà annunciato il 29 Novembre prossimo e la fase di progetto inizierà subito dopo e si estenderà fino al 2012.
Il valore totale del contratto è di 65 milioni di dollari, 16 milioni nel 2010, 23 nel 2011 e 26 nel 2012.

Fonte: RKA

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.