Cryosat-2 ha già inviato a terra i primi dati

Il nuovo satellite dell’ ESA Cryosat-2 ha già inviato a terra i primi dati raccolti solo tre giorni dopo la sua messa in orbita.

Lanciato l’ 8 Aprile dalla base di Bajkonur per mezzo di un razzo vettore Dnepr, i controllori del centro ESOC di Darmstad hanno ricevuto il segnale della corretta entrata in orbita tramite la stazione di Malindi (Kenia) 17 minuti dopo il decollo.

Domenica 11 Aprile mattino, il direttore di volo Pier Paolo Emanuelli ha formalmente dichiarato l’operatività del satellite.

Nelle ore successive è stato acceso lo strumento Synthetic Aperture Radar Altimeter(SIRAL) che è entrato subito in funzione raccogliendo dati sui ghiacci dell’Antartide.
Alle 16,40 CEST di Domenica i dati sono stati trasmessi con successo alla stazione ESA di Kiruna (Svezia).

Il Professor Duncan Wingham, Lead Investigator del programma Cryosat-2 ha espresso la soddisfazione del gruppo da lui diretto.

Il satellite è in orbita quasi polare  e raggiunge coi suoi sensori la latitudine di 88°, coprendo così la quasi totalità delle cappe polari, di cui osserverà i comportamenti e le variazioni dei ghiacci.

CryoSat-2 è il terzo dei satelliti Earth Explorer dell’ESA ad essere messo in orbita, il tutto in poco più di 12 mesi.
Prima di esso erano stati lanciati GOCE e SMOS, sempre con razzi vettori Russi.

Fonte: ESA

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Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.