Definita la posizione del Nodo 3 Tranquillity sulla ISS

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' stato comunicato oggi, dopo una riunione a seguito dell'analisi iniziata alcune settimane fa sulla nuova configurazione che prenderà la ISS dopo l'aggiunta del modulo permanente PLM derivato dagli MPLM italiani, che il Nodo 3, almeno all'inizio, rimarrà nella posizione precedentemente prevista, ovvero sul portello di sinistra del Nodo 1 Unity.

Nell'analisi e nella conseguente decisione finale sono state prese in considerazione diverse variabili ed è stato sottolineato che la decisione benchè definitiva non precluderà eventuali spostamenti futuri se la configurazione della ISS dovesse nuovamente cambiare con l'aggiunta di moduli o equipaggiamenti prodotti da partner commerciali (per la prima volta citati sia SpaceX che Bigelow), l'operazione di spostamento sarebbe costosa e complessa ma sicuramente fattibile se ci fosse l'esigenza.

Diretta conseguenza della configurazione definitiva della ISS con il Nodo 3 è la posizione destinata al PLM, in questo caso dallo stesso gruppo che ha valutato la nuova configurazione è arrivata la raccomandazione di posizionarlo sul portello di nadir di Unity senza però arrivare ad una scelta definitiva.
La posizione permetterebbe l'installazione di uno scudo anti MMOD di minor spessore essendo una posizione particolarmente protetta guadagnando in peso disponibile, comporterebbe però dei problemi in caso di ritardo o problemi con il modulo russo MRM-1 in quanto l'attuale punto d'aggancio di nadir di Zarja sarebbe troppo a ridosso del modulo di costruzione Italiana impendendo l'utilizzo di tale punto di aggancio.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.