Il bilancio di spesa spaziale del Giappone incrementa la quota militare

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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Il bilancio fiscale destinato alla ricerca spaziale del Giappone per il 2009 è di 350 miliardi di Yen, il 10% in più di quello 2008.

Ma l’escalation della tensione nella regione farebbe sì che gli scopi scientifici ne vadano a soffrire, compresa l’implementazione della nuova generazione di vettori; infatti un progetto proposto da un gruppo parlamentare, vicino al primo ministro, chiede di aumentare il numero di raccolta d'informazioni satellitari e di prolungare la vita degli stessi da tre a cinque anni, costituendo una flotta di satelliti con strumenti di cattura d’immagini sofisticate.
Alla base di quest’invito vi è  il tentativo di lancio orbitale compiuto dalla Corea del Nord all'inizio d’aprile.
Si è potuta fare tale proposta in quanto nella nuova Legge di Base sulla ricerca spaziale, emanata nel Maggio 2008, per la prima volta non era menzionato l’esclusivo scopo scientifico della ricerca spaziale, ma si definiva l’uso dello spazio per destinazioni anche di sicurezza, in particolare la difesa missilistica.

Si è subito levata una protesta per questo indirizzo di spesa che vedrebbe deviati i fondi per la ricerca spaziale di base verso la costruzione di 34 satelliti in 5 anni, di cui la maggioranza solo per uso di difesa dello spazio aereo.

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