ASI: India Chiama Italia

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Entro l'estate sarà pronta la missione indiana OCEANSAT-2, con a bordo uno strumento tutto italiano, ROSA (Radio Occultation Sounder for Atmosphere) per lo studio delle condizioni ambientali della Terra e dell’atmosfera. È solo uno degli esempi di collaborazione l'ASI e l'agenzia spaziale indiana, ISRO.
Sono questi i punti di discussione tra la delegazione spaziale indiana e quella italiana presso l'Agenzia spaziale italiana.
È la prima volta che il presidente dell'ISRO, Madhavan Nair, viene in visita nel nostro paese.
Ad accompagnarlo, Radhika Ramachandran, la rappresentante dell'ISRO in Europa e il rappresentante dell'ambasciata indiana a Roma.

Ha dichiarato G. Arrigo, dell'Unità Relazioni Internazionali dell'ASI. "L’Agenzia spaziale indiana possiede eccellenti capacità scientifiche e tecnologiche. L'India è, e lo sarà ancora di più nel futuro, un paese che sta assumendo una crescente importanza nello scenario spaziale internazionale”.

“L’obiettivo primario dell’ISRO – continua Arrigo – è rappresentato dallo sviluppo di tecnologie spaziali e delle sue applicazioni a servizio dello sviluppo economico e sociale del paese. Gli sforzi maggiori si sono concentrati su due grandi sistemi satellitari, INSAT, composto da nove satelliti attualmente in orbita per telecomunicazioni, trasmissione di servizi educativi e meteorologici, e IRS, sistema di telerilevamento per la gestione delle risorse naturali con cinque  satelliti in orbita”. Peraltro, il paese si sta attrezzando ad avere un proprio sistema nazionale  di navigazione satellitare (GAGAN) con 7 satelliti.

L’India ha ormai raggiunto un’autonoma capacità di realizzazione anche di satelliti scientifici (ASTROSAT 1 e 2) e di esplorazione (Chandrayaan).
Anche sul fronte dei lanciatori, è diventata concorrenziale: possiede razzi vettori, PSLV e GSLV, molto efficienti e affidabili.
È proprio a bordo del gigantesco vettore PSLV, alto 44 metri, che il 23 aprile 2007 dalla base spaziale di Shriharikota nel Golfo del Bengala è avvenuto il lancio del satellite scientifico italiano AGILE per lo studio dei raggi gamma.

Lo sviluppo del piano spaziale indiano è in espansione, per il 2012 è in programma l’invio dellasonda Chandrayan-2 sulla Luna, e il lancio di satelliti per studiare Marte e Venere. Intanto si lavora al primo prototipo della capsula Sre destinata a portare nel cosmo il primo astronauta indiano, forse già nel 2013. Nel frattempo si costruisce un potente razzo (GSLV-Mk3) per il lancio di grandi carichi.

Sono molti quindi i motivi di interesse reciproco tra l'ASI e l'Agenzia spaziale indiana, i cui rapporti di collaborazione si fondano su due accordi-quadro, il primo del 2000, il secondo del 2005, che hanno portato ad ottobre 2005 alla finalizzazione di un memorandum per l’imbarco dell’esperimento italiano di radio-occultazione, ROSA, sul satellite indiano OCEANSAT-2.

Tra i punti in agenda nella giornata di incontro tra le delegazioni dei due paesi, l'utilizzo dei dati di COSMO-SkyMed.
Un altro punto di possibile collaborazione riguarda i centri operativi dei rispettivi paesi: ASI e ISRO hanno espresso a più riprese l’interesse a creare collegamenti tra Matera, Malindi, Bangalore e altri centri. Ma ci sono anche alcune criticità da risolvere: l'ASI ha espresso la difficoltà di fornire un secondo payload di ROSA.
ISRO, tuttavia, aveva già mantenuto lo spazio sulla piattaforma per ROSA e aveva assicurato di dati di ROSA alla comunità scientifica indo-francesce e internazionale.
Fonte: Comunicato Stampa [url=http://www.asi.it/it/news/india_chiama_italia] Agenzia Spaziale Italiana [/url]

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