Forse identificato il problema delle Sojuz

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Gli esperti russi ritengono di aver identificato la "causa piu' probabile" dei problemi di separazione che hanno afflitto le ultime due capsule Sojuz rientrate dall'ISS, costringendole ad inopinati rientri balistici.

E' stato comunicato alla Nasa che il plasma che permane intorno alla stazione spaziale pare avere effetti deterioranti sul cavo di innesco di uno dei bulloni esplosivi che distaccano il reparto equipaggio dal modulo di servizio della Sojuz al rientro nell'atmosfera, impedendo di fatto la sua esplosione.

E' stato possibile ricreare in laboratorio il fenomeno, con indicazioni che lo pongono decisamente in cima alla lista delle possibili cause, sebbene altre 25 cause potenziali siano state prese in esame dagli ingegneri russi.

La soluzione del problema e' un nuovo tipo di bullone esplosivo ed un nuovo profilo di volo per le Sojuz, per limitare il fenomeno. Le modifiche saranno operative gia' dal prossimo lancio di ottobre.
Per quanto riguarda la capsula attualmente attraccata all'ISS, essa dovrebbe essere affidabile, in quanto il bullone incriminato e' gia' stato rimosso durante una passeggiata spaziale, ed ora ne rimangono 11 per effettuare la corretta separazione dei moduli.

Frattanto, l'Amministratore della Nasa Michael Griffin si sta adoperando per ottenere dal governo USA una proroga della deroga che consente alla Nasa di acquistare servizi (ovvero posti sulla Sojuz) dalla Russia.
La deroga, che scadrebbe il 31 dicembre 2011, si riferisce ad una legge USA che vieta di intrattenere rapporti commerciali con stati che, a loro volta, sostengano in qualche modo l'Iran, la Corea del Nord o la Siria. Inutile dire che la Russia rientra nel campo di applicazione della legge.

Qualora la deroga non dovesse essere rinnovata, la Nasa sarebbe nell'impossibilita' di portare sull'ISS sia i propri astronauti che quelli dell'ESA, JAXA e canadesi, in quanto gli accordi prevedono che il trasporto  di questi ultimi sia a carico della Nasa.

Il tempo utile per ottenere la dispensa da parte del Congresso e' entro quest'autunno, in modo da consentire alla Nasa di "prenotare" i voli successivi al 2011 senza soluzione di continuita'.

Griffin ha rimarcato che le recenti tensioni fra occidente e Russia (incentrate sui fatti della Georgia) non gli sono d'aiuto, ma ha anche affermato che senza la proroga gli USA perderebbero una possibilita' di cooperazione con la Russia che sta funzionando egregiamente.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017