Rottami Columbia come monito

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Inedita iniziativa di sensibilizzazione per i lavoratori ai programmi umani NASA.
Voluta da Wayne Hale sarà realizzata un'esposizione con alcuni rottami riconoscibili del Columbia, per sensibilizzare i dipendenti alla enorme importanza che la sicurezza deve avere in ogni loro azione.
Chiamata "Columbia Safety Exhibit" comprenderà alcuni pezzi recuperati e facilmente riconoscibili dell'orbiter, fra cui un finestrino, un joystick, una parte del cockpit, alcune piastrelle e un thruster RCS.
E' proprio Wayne Hale, promotore dell'iniziativa a spiegarne le motivazioni:
"L'unica differenza fra un incidente e una missione sicura, completata con successo è la competenza e l'attenzione di ogni singola persona. Se vogliamo veramente onorare il sacrificio dell'equipaggio, dobbiamo insegnare questa lezione ad ogni nuova persona che viene a lavorare qui per vivere ogni giorno con estremo impegno la sicurezza in ogni dettaglio".
"Per questo fine abbiamo costruito un'esposizione itinerante, che si sposterà durante tutto quest'anno in ogni stabilimento e centro NASA. Speriamo che questo ricordo provveda alla presa di coscienza del nostro dovere, per lo stesso motivo per cui si visita il "Vietnam War Memorial" di Arlington".
La prima tappa del tour sarà il Kennedy Space Center in Florida dal 26 Febbraio per 3 settimane, seguirà il Johnson Space Center e quindi altri 13 centri NASA sparsi per il Paese. La mostra sarà esclusivamente per il personale e non sarà aperta al pubblico.
Al termine il materiale ritornerà al KSC dove verrà ricongiunto con tutti gli altri 84000 frammenti rinvenuti, catalogati e custoditi al sedicesimo piano del VAB.
Non è la prima volta che i dipendenti possono vedere dei frammenti della tragedia, nel 2003 subito dopo la tragedia, il flight data recorder fu esposto al JSC, dove è rimasto fino allo scorso anno.
I frammenti sono stati prestati in alcuni casi per effettuare delle ricerche o degli studi, ma mai a musei per esporli al pubblico, anche a fronte di numerose richieste. Solo lo Smithsonian's National Air and Space Museum di Washington, ha in mostra un patch della missione rinvenuto dopo l'incidente.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.