NASA approva la partecipazione ESA alla costruzione di Orion

La capsula Orion con la sua possibilità di viaggio e soggiorno nello spazio profondo permetterà di lavorare sul lato nascosto della Luna

Dopo il via libera all’ultima ministeriale ESA per la partecipazione Europea al programma MPCV, arriva l’ok definitivo alla proposta anche da parte NASA, aprendo così le porte alla condivisione del progetto.
L’ESA aveva discusso per diversi mesi la possibile proposta di collaborazione con NASA per la realizzazione di parte o dell’intero modulo di servizio per la capsula Orion, la proposta era appoggiata da alcuni Paesi ESA ma non condivisa all’unanimità. Nonostante questo, durante l’ultima ministeriale di novembre, il progetto era stato approvato e la proposta di collaborazione formalmente trasmessa a NASA per la valutazione, ed è di questi giorni l’accettazione, ora bilaterale, dell’accordo.
I dettagli non sono ancora noti e verranno resi pubblici durante una conferenza stampa congiunta che si terrà il prossimo 16 Gennaio, al Johnson Space Center, a cui parteciperanno William Gerstenmaier, NASA associate administrator per il volo umano, Thomas Reiter, direttore per il volo umano ESA, Mark Geyer, Orion Program manager e Bernardo Patti, ESA manager per la International Space Station.
Attualmente l’accordo sembra limitato al volo non abitato Exploration Mission-1 del 2017, in cui verrà collaudata la capsula in orbita lunare.
Non sono ancora state divulgate informazioni sui voli successivi ne i termini dell’accordo, anche se probabilmente riguarderanno slot di volo e di lavoro all’interno del programma ISS nell’arco di tempo 2017-20. L’ESA infatti, con il termine della produzione degli ATV per il rifornimento della ISS, aveva perso il termine di “baratto” per poter usufruire della ISS, senza ulteriori costi, anche per il prolungamento della vita operativa della ISS dopo il 2017.

Il modulo di servizio a perdere, per la capsula Orion dovrà fornire tutte le utenze necessarie al volo spaziale della capsula, quali energia elettrica, controllo termico, propulsori e avionica, ospitando inoltre al suo interno i serbatoio necessari per i sistemi di bordo quali, propellenti, acqua, ossigeno, elio ecc.. sarà probabilmente realizzato dal know how accumulato con il programma ATV e se confermata la collaborazione anche per i voli successivi, potrà essere un termine di scambio anche per la partecipazione di astronauti europei ai futuri voli oltre l’orbita terrestre.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.