Aggiornamenti dal sistema solare: dicembre 2011

Nel mese scorso si apriva la finestra di lancio biennale verso Marte, e naturalmente le notizie relative alle nuove missioni verso il pianeta rosso hanno dominato la scena. Le due missioni programmate erano Fobos-Grunt/Yinghuo-1 e MSL-Curiosity. Purtroppo un problema sorto subito dopo l’immissione in orbita di parcheggio non ha permesso a Fobos-Grunt di iniziare il suo lungo cammino verso il più grande dei due satelliti marziani. Gli ingegneri russi sono al lavoro per tentare di recuperare la sonda, ma la missione sembra ormai compromessa.

I tentativi di recupero di Fobos-Grunt proseguiranno anche durante il mese di dicembre, il quale vedrà anche un flyby molto ravvicinato della luna di Saturno, Dione, da parte di Cassini. La coppia di sonde GRAIL, inoltre, dovrebbe completare il lento viaggio di avvicinamento alla Luna, con l’immissione in orbita di GRAIL A prevista per il 31 dicembre.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio:

Non sono previste a breve nuove missioni interplanetarie. La prossima sonda dedicata all’esplorazione del sistema solare dovrebbe essere LADEE, della NASA, il cui lancio verso la Luna è programmato per il 2013.

Esplorando il sistema solare interno:

La sonda Messenger della NASA è nel vivo della sua missione scientifica primaria in orbita intorno a Mercurio. Dopo la pubblicazione di una serie di importanti risultati che svelano aspetti finora sconosciuti del pianeta più interno del sistema solare, la missione ha ottenuto un’estensione di un anno, con conclusione prevista per marzo 2013.

Venus Express, di ESA, rimane in orbita intorno a Venere, con una missione che è stata estesa almeno fino al 2014.

Lunar Reconnaissance Orbiter, di NASA, è sempre intenta a mappare la Luna ad alta risoluzione.

Esplorando Marte:

Sul pianeta rosso è il sol 2788 per Opportunity, che sta esplorando il bordo del cratere Endeavour. Il rover si sta muovendo nei pressi di Cape York ed è sempre alla ricerca della posizione ottimale per l’esposizione dei pannelli solari in previsione dell’inverno marziano.

Anche la missione di Mars Express, in orbita intorno a Marte, è stata estesa fino al 2014 da ESA. Alcune anomalie al sistema di lettura/scrittura della memoria a stato solido della sonda hanno causato la sospensione delle attività scientifiche della missione, avvenuta lo scorso ottobre. Purtroppo i tecnici non sono ancora riusciti ad identificare le cause delle anomalie. Nei giorni scorsi, però, sono stati adottati alcuni rimedi temporanei che hanno permesso la lenta ripresa delle attività scientifiche della sonda.

La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter è anch’essa in orbita intorno al pianeta e continua la sua missione scientifica. Nel mese di settembre sono stati resi noti alcuni problemi con la camera ad alta risoluzione HiRISE che, seppur prontamente risolti, denoterebbero un invecchiamento della strumentazione, in orbita intorno a Marte da ormai 5 anni e mezzo.

Mars Odissey, di NASA, è attualmente la sonda in orbita marziana operativa da più tempo. Qui è possibile navigare tra le più spettacolari immagini riprese dallo strumento THEMIS.

Nella cintura degli asteroidi:

La sonda della NASA Dawn, sta attualmente orbitando l’asteroide Vesta alla quota di 180 km, in quella che viene chiamata dal team responsabile della missione “Low Altitude Mapping Orbit” (LAMO). La sonda ha impegato lo scorso mese di novembre per raggiungere questa orbita che manterrà per i prossimi due mesi, nei quali utilizzerà principalmente lo strumento GRaND (Gamma Ray and Neutron Spectrometer) per misurare l’abbondanza di vari elementi sulla superficie di Vesta.

Esplorando Saturno:

La missione NASA/ESA/ASI Cassini sta conludendo l’orbita Rev 157 intorno a Saturno, in quella che è denominata Fase Equatoriale 1 della “Extended-Extended Mission” (anche detta “Soltice Mission”; 2010-2017) e che durerà ancora fino alla prossima primavera. L’evento più significativo del mese di dicembre sarà un flyby del satellite Dione (a circa 99 km, 12 dicembre 2011), dopo i flyby di Encelado avvenuti durante i mesi di ottobre e novembre.

In viaggio:

Il lancio del rover Curiosity, o MSL, è avvenuto con successo lo scorso 26 novembre. L’atterraggio su Marte nel cratere Gale avverrà nell’agosto del 2012. La missione nominale dovrebbe durare circa un anno, ma potrebbe proseguire anche oltre. Potete seguire gli aggiornamenti sulla missione sul thread live del forum.

Fobos-Grunt e Yinghuo-1 sono stati lanciati l’8 novembre dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan. Purtroppo un problema non ancora identificato non ha permesso alle sonde di lasciare l’orbita terrestre e cominciare il lungo viaggio verso Marte. Negli ultimi giorni la stazione radio ESA di Perth, in Australia, è riuscita a stabilire alcuni brevi contatti con la sonda russa, lasciando aperta, quindi, ancora qualche speranza, anche se la missione originale, che prevedeva la raccolta e il ritorno a terra di campioni della luna marziana Fobos, sembra ormai compromessa. Sul forum è possibile seguire gli ultimi aggiornamenti sui tentativi di recupero della missione.

Il lancio delle sonde gemelle della NASA della missione GRAIL è avvenuto con successo il 10 settembre 2011. Attualmente le due sonde sono nel loro lento avvicinamento alla Luna, che dovrebbero raggiungere, rispettivamente, il 31 dicembre (GRAIL-A) ed il 1 gennaio (GRAIL-B). La missione avrà una durata di 82 giorni.

La sonda della NASA, Juno, si trova nelle fasi iniziali del suo lungo viaggio verso Giove. La sonda effettuerà un flyby della Terra con assist gravitazionale nell’agosto 2013, per arrivare a Giove nel luglio del 2016.

New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 10,6 UA da percorrere per raggiungere Plutone, nel 2015. Attualmente è in ibernazione, quando mancano ancora 1324 giorni all’incontro ravvicinato. È in fase di studio la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper. Attraverso il sito icehunters.org è possibile partecipare alla ricerca di possibili obiettivi.

Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica in attesa di ulteriori istruzioni per una possibile terza missione, dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI).

La sonda giapponese Akatsuki è attualmente in orbita eliocentrica, in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita. JAXA ha effetuato nelle scorse settimane un test del motore principale in cui ha stabilito che esso funziona soltanto ad 1/9 della spinta originale. Durante il mese di novembre la sonda ha effettuato tre piccole manovre correttive per preparare la sonda ad un’eventuale immissione in orbita venusiana nel 2015.

La sonda Ikaros, sempre di JAXA, con la sua innovativa vela solare, ha passato Venere lo scorso dicembre 2010. Attualmente è in orbita eliocentrica e viene contattata periodicamente da Terra. Nel mese di ottobre è stata provata con successo una manovra di inversione della rotazione (la vela solare è tenuta in tensione dalla rotazione della sonda). Si prevede che la sonda esaurirà il propellente necessario alle manovre entro il prossimo gennaio.

La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È stata immessa in fase di ibernazione lo scorso giugno e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.

L’International Cometary Explorer, di NASA, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.

Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 16 ore e 35 minuti-luce dalla Terra, mentre Voyager 2 è a circa 13 ore e 31 minuti-luce. Nel mese scorso Voyager 2 ha effettuato il passaggio, anche per l’ultimo dei tre motori di manovra, al set di backup, che permette di risparmiare ulteriore energia rispetto al set di motori primario. Su Twitter è possibile seguire i regolari aggiornamenti dalle due sonde.

Questa serie di post è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog della Planetary Society.

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Commenti

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.

Una risposta

  1. 2 Dicembre 2011

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