Ultimo Fly-by della Terra per Deep Impact

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Questa Domenica, la storica sonda della NASA Deep Impact sorvolerà la Terra per la quinta ed ultima volta, nel corso della sua attuale missione EPOXI che la porterà a sorvolare la cometa Hartley 2 nel Novembre di quest’anno. Nel punto di minima distanza con la Terra, la sonda si troverà circa 30400 km sopra l’Atlantico meridionale.

“Questo ultimo fly-by verrà utilizzato principalmente per accelerare la sonda e modificare la geometria dell’orbita, mentre il precedente (realizzato nel Dicembre 2009, NdR) è stato utilizzato per cambiare l’inclinazione orbitale”, ha affermato Michael A’Hearn, astronomo dell’Università del Maryland e principal investigator sia della missione attuale EPOXI che della precedente missione Deep Impact.

“Il fly-by fornirà alla sonda una variazione di velocità di circa 1.5 km al secondo, necessaria per realizzare l’avvicinamento a Hartley 2″ ha detto Tim Larson, responsabile del progetto EPOXI per il Jet Propulsion Laboratory della NASA di Pasadena, in California.

Benché il fly-by della Terra non abbia come scopo principale il raggiungimento di obiettivi scientifici, il team della missione utilizzerà gli strumenti della sonda per cercare evidenza di acqua sulla Luna e per studiare la luce riflessa dalla Terra, per fornire un modello che gli scienziati potranno utilizzare per individuare pianeti extra-solari simili al nostro.

Nel Luglio del 2005, durante la precedente missione chiamata Deep Impact, la sonda ha rilasciato un impattatore contro il nucleo della cometa Tempel 1, permettendo di studiare per la prima volta il materiale che costituisce l’interno di una cometa. A’Hearn ha vinto nel 2008 l’American Institute of Aeronautics and Astronautics Space Science Award e il premio Kuiper per l’astronomia per i fondamentali contributi allo studio delle comete forniti durante la sua carriera, tra cui appunto la missione Deep Impact.

Successivamente la missione di Deep Impact è stata estesa ed è stata rinominata EPOXI. Il nome deriva dai due principali obiettivi scientifici dell’estensione, lo studio di un secondo corpo cometario (Deep Impact Extended Investigation (DIXI)) e l’osservazione di pianeti extrasolari (Extrasolar Planet Observation and Characterization (EPOCh)).
Durante il fly-by di Hartley 2, che verrà eseguito il 4 Novembre 2010, verranno attivati tutti e tre gli strumenti della sonda, due telecamere digitali a colori e uno spettrometro a infrarossi.

La missione EPOXI è guidata dall’Università del Maryland, mentre il JPL dirige EPOXI per il Science Mission Directorate della NASA. La sonda è stata costruita per la NASA da Ball Aerospace & Technologies Corp., Boulder, Colorado.

Fonte: NASA/JPL

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