A Spinoff a Day – Aerei a prova di vite

Aerei a prova di avvitamento © NASA / Veronica Remondini
Lo spin, o entrata in vite, è quella condizione che porta un aereo in volo ad avvitarsi su se stesso e precipitare verso il suolo, ed è causato dallo stallo o dalla riduzione della portanza. Per ridurre al minimo le possibilità di avvitamento, tra gli anni 1970/1980 un pilota del Langley Research Center e il suo team iniziarono una serie di ricerche che li portò ad effettuare una quantità esorbitante di voli, con più di 8.000 entrate in vite volontarie.
James M. Patton Jr. è il nome del pilota, il primo a compiere questo tipo di esperimento all’interno del NASA “General Aviation Spin Program”, programma che produsse più di 100 report tecnici e che nel 1991 portò alla stesura di un capitolo apposito di linee guida nel codice della Federal Aviation Administration, la “Part 23”.

Nel frattempo Kirk Hawkins, un ex pilota dell’Air Force F-16, si stava interessando ad una nuova categoria di aeromobili progettati dalla FAA: gli ultraleggeri, ossia velivoli per la guida sportiva, con procedure semplici e il cui spazio di volo era limitato alle altitudini più basse e solo nelle ore diurne. Convinto di poter immettere sul mercato un ultraleggero migliore rispetto a quelli presenti all’epoca, Hawkins e il suo amico imprenditore Steen Strand fondarono la ICON Aircraft. Il team si era concentrato soprattutto sulla costruzione di un aereo facilmente recuperabile in seguito ad uno spin, ma come fare? Anziché risolvere il fatto a posteriori si è voluto agire sulle cause principali: gli stalli. Bisognava evitare gli stalli. E ci riuscirono incorporando un’estensione alle ali per separarle in due parti distinte: una che permettesse l’avvio di uno stallo e l’altra che evitasse il suo proseguimento, e quindi l’entrata in vite.

L'interno di un ICON A5 © NASA

L’interno di un ICON A5 © NASA

Per testare il progetto gli ingegneri di ICON studiarono meticolosamente la Parte 23 del codice FAA e sottomisero il loro nuovo aeroplano sportivo, l’A5, a centinaia di ulteriori test che lo resero infine idoneo al volo. “Penso che il vantaggio in termini di sicurezza sia eccezionale, paragonabile all’avvento dell’ABS nelle auto”. Hawkins fa questo paragone perché entrambe le tecnologie sono progettate per rispondere ad una frenata eccessiva senza perdere il controllo e in un velivolo sportivo in cui l’altitudine è già bassa, la soluzione è più che benvenuta.

L'A5 di ICON durante il trasporto © NASA

L’A5 di ICON durante il trasporto © NASA

L’A5 offre altre chicche interessanti relative alla sicurezza e alla praticità, un paracadute integrato nel veicolo, una doppia cabina di pilotaggio derivata dagli abitacoli di alcune auto, un tetto avvolgente e trasparente per una migliore visibilità e ali che possono piegarsi all’indietro per un trasporto e una rimessa più semplici, come il parcheggio in un garage residenziale. Inoltre, proprio come un veicolo anfibio, l’A5 può decollare ed atterrare anche sull’acqua e richiede solo 230 metri di pista (o di fiume). Grazie al motore Rotax 912 iS, infine, può funzionare sia con carburante per aeromobili che con quello per autoveicoli. La sua velocità massima è di 190 km/h.

Il primo ordine di A5 è stato evaso nell’estate del 2015 con acquirente l’Experimental Aircraft Association Young Eagles nel Wisconsin, un’organizzazione che avvicina al volo i più giovani. I principali clienti dell’A5 sono infatti scuole di volo, club, resort e adventure companies oltre che privati. Un posto d’onore gli è stato riservato anche da Microsoft che, nel gioco di simulazione di volo Microsoft Flight, utilizza l’A5 come velivolo di default nel suo starter pack.
James M. Patton Jr. è venuto a mancare nel Novembre del 2014, ma la sua intraprendenza ha lasciato il segno ed è testimoniata persino dal suo necrologio, scritto da lui stesso.
“I did my share of screw-ups, but I couldn’t have asked for a happier life. I was a dreamer, but it was much more than I had ever dreamed of or had the temerity to wish for. This being an obituary, if you knew me and cared, raise a glass. It’s really a celebration, and I’ve departed a winner”.
Aerei a prova di avvitamento © NASA / Veronica Remondini

L’A5 di ICON è stato progettato appositamente per resistere alle entrate in vite © NASA / Veronica Remondini

Per approfondire:
Presentazione completa in pdf originale in inglese, traduzione italiana a cura di Veronica Remondini.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it

Veronica Remondini

Appassionata di scienza, è intimamente meravigliata di quanto la razza umana sia in grado di creare, e negare tale abilità allo stesso tempo. Stoica esploratrice di internet, ha una sua condanna: le paroline blu che rimandano ad altre pagine. Collaudatrice dell'abbigliamento da moto Stark Ind., nel tempo libero cerca invano di portare il verbo tesliano nel mondo.