Mentre permangono le incertezze sul futuro di molte missioni statunitensi a causa dei tagli alla spesa proposti da Trump, ci consoliamo con le notizie provenienti dal sistema solare. Sono passati 60 anni da quella prima fotografia parecchio sgranata di un pianeta che non fosse la Terra. Era infatti il 14 luglio 1965 quando la sonda della NASA Mariner 4 ci inviò per la prima volta un’immagine ravvicinata di Marte. Un articolo della NASA ripercorre le principali tappe dello sviluppo delle foto interplanetarie. In ottica futura, sempre Marte è protagonista della notizia che vede dei nuovi test effettuati sul paracadute di Exomars, la prossima missione marziana dell’ESA messa in pausa qualche anno fa, dopo l’invasione russa dell’Ucraina che aveva precluso la collaborazione con Roskosmos.
Di seguito il dettaglio delle missioni attive e di quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio
Non ci sono al momento nuove missioni interplanetarie in preparazione per il lancio, almeno fino alla fine del 2026, quando si aprirà la finestra di lancio per Marte. Una delle missioni previste è EscaPADE (NASA). La sonda potrebbe essere pronta già a settembre 2025, ma è improbabile che venga lanciata al di fuori della finestra di lancio ottimale, a meno che il vettore New Glenn di Blue Origin non la conduca su una traiettoria non-standard.
Nel sistema solare interno
A parte le incertezze sui finanziamenti alla NASA che potrebbero portare a concludere alcune missioni, per il momento non ci sono grandi aggiornamenti sulle sonde in giro per il sistema solare interno. Solar Orbiter (SolO), dell’ESA, Parker Solar Probe (NASA) e STEREO A (NASA) continuano a studiare il Sole. Tutte le altre sonde sono in viaggio verso il loro prossimo obiettivo, sempre che i tagli ai fondi non pongano fine alle loro missioni.
Hera (ESA), con i due piccoli CubeSat Milani e Juventas, è diretta verso l’asteroide Didymos e il suo satellite Dimorphos. BepiColombo (ESA/JAXA) sta aspettando che la propria orbita la porti nelle vicinanze di Mercurio nel 2026, anno in cui tenterà l’immissione in orbita intorno al primo pianeta del sistema solare. OSIRIS-APEX (NASA) è invece diretta verso Apophis dopo aver raccolto campioni rocciosi da Bennu. Hayabusa 2# (JAXA) ha come prossimo obiettivo l’asteroide Torifune. Infine Tianwen-2 (CNSA), partita lo scorso maggio, procede senza problemi verso l’asteroide 469219 Kamoʻoalewa e la cometa 311P/PANSTARRS.
La flotta marziana
Sette sono gli orbiter al momento impegnati, senza particolari aggiornamenti, nell’osservazione marziana. Si tratta di Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter e MAVEN (NASA), Mars Express (ESA), Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), Tianwen-1 (CNSA) e Al-Amal (MBRSC).
Siamo giunti al sol numero 1.590 per Perseverance (NASA) sulla superficie del pianeta rosso. Il rover continua a esplorare il bordo del cratere Jezero, con diversi siti visitati recentemente caratterizzati da una presenza di piccole rocce distribuite sul terreno. Il rover ha finora percorso complessivamente 36,3 km. È invece il sol 4.625 per l’altro rover ancora attivo su Marte, Curiosity (NASA), che continua l’esplorazione del cratere Gale e del monte Sharp, sulle cui pendici ha ormai percorso 35,6 km.
Nel sistema solare esterno
La sonda Lucy (NASA) sta viaggiando per il sistema solare, diretta verso gli asteroidi Greci e Troiani di Giove. Dopo aver già visitato gli asteroidi (152830) Dinkinesh e (52246) Donaldjohanson, entrambi della fascia principale, adesso dovremo aspettare altri due anni prima che Lucy raggiunga i suoi prossimi obiettivi, gli asteroidi Greci Eurybates e Polymele insieme ai loro piccoli satelliti.
Psyche (NASA) è invece diretta verso l’omonimo asteroide metallico della fascia principale, che raggiungerà nel 2029. Il 7 luglio la sonda è stata utilizzata nell’esperimento Deep Space Optical Communication (DSOC) dell’Agenzia spaziale europea. la quale ha collaborato con NASA per dimostrare le potenzialità delle comunicazioni via laser, grazie a due stazioni ottiche in Grecia.
Anche Europa Clipper (NASA) e JUICE (ESA) sono nella lunghissima fase di crociera verso la loro destinazione finale, il sistema di Giove. La prima ha come obiettivo Europa, che raggiungerà nell’aprile del 2030, mentre la seconda arriverà su Giove nel 2031, prima di entrare in orbita intorno a Ganimede. Ad agosto la sonda europea farà anche un sorvolo ravvicinato di Venere.
La sonda Juno (NASA) è invece in orbita intorno a Giove da molti anni. Il 13 luglio ha portato a termine il sorvolo ravvicinato PJ74 del pianeta gigante, quindi la sonda è a sole due orbite dalla fine della propria missione, che dovrebbe avvenire a settembre.
Ormai diretta fuori dal sistema solare New Horizons (NASA), attualmente a 61 UA dalla Terra, la sonda più lontana con uno strumento ottico ancora attivo. Il mese scorso, infatti, le immagini provenienti dalla camera di bordo sono state utilizzate per calcolare la posizione della sonda, in una sorta di sistema di navigazione ottico, con una precisione di circa una unità astronomica.
Anche Voyager 1 e Voyager 2 proseguono il loro viaggio di allontanamento dal sistema solare, rispettivamente, a circa 168 e 140 UA dalla Terra.
Riassunto missioni
Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!