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Obiettivo Luna: il Lunar Orbital Platform-Gateway

Un rendering del Gateway lunare. (C) NASA

La Stazione Spaziale Internazionale è stata la costruzione più grande mai realizzata nello spazio e il fulcro delle attività spaziali con equipaggio degli ultimi 20 anni. Le ricadute tecnologiche e scientifiche sono state innumerevoli e permettono di guardare avanti verso obiettivi sempre più difficili. Il Multilateral Coordination Board, MCB, l’ente che supervisiona e coordina le attività della ISS, ha constatato il successo delle attività nell’orbita terrestre bassa e ha deciso di estendere la presenza umana oltre la Terra. Il prossimo obiettivo è la costruzione di un gateway lunare, più precisamente il Lunar Orbital Platform-Gateway, LOP-G, conosciuto precedentemente anche come Deep Space Gateway, una stazione spaziale orbitante attorno alla Luna.

Progetto del LOP-G: in evidenza i vari moduli e le agenzie spaziali incaricate alla realizzazione. Fonte: NASA.

L’annuncio da parte del MCB è avvenuto a marzo del 2019, dopo anni di studi e negoziati delle cinque agenzie spaziali che lo rappresentano, la statunitense NASA, l’europea ESA, la russa Roskosmos, la giapponese JAXA e la canadese CSA. L’intesa rappresenta per il momento solamente un memorandum, ed è stata approvata solo da NASA e CSA; l’ESA prenderà la decisione definitiva a novembre del 2019 al comitato ministeriale Space19+.

Il LOP-G sarà una stazione concettualmente molto differente dalla ISS. Sarà decisamente più piccola, circa 40 tonnellate rispetto alle 420 della ISS, e sarà al di fuori dell’azione del campo magnetico terrestre, che non potrà più fornire all’equipaggio protezione dalle radiazioni solari e cosmiche. Seguirà il profilo di un’orbita complessa, chiamata Near-Rectilinear-Halo-Orbit (NRHO), in equilibrio tra i pozzi gravitazionali terrestri e lunari e in un punto privilegiato di osservazione verso la Terra e verso la Luna, permettendo la comunicazione col centro di controllo e la gestione delle operazioni sulla superficie del satellite naturale.

Prima fase de programma di lancio dello Space Launch System, lanciatore fondamentale per la realizzazione del LOP-G. Fonte:NASA

Secondo i piani della NASA, promotore principale del progetto, la costruzione potrebbe già iniziare nel 2022 con l’invio del modulo di propulsione ed energia (Power and Propulsion Element); il progetto è dipendente dai tempi di realizzazione del sistema di lancio SLS (Space Launch System), uno dei pochi vettori di classe Super Heavy già in fase di sviluppo in grado di portare in orbita lunare una massa considerevole come quella dei moduli abitativi.

Gli obiettivi da raggiungere a lungo termine sono di rendere l’esplorazione lunare più accessibile, di stimolare lo sviluppo di nuove tecnologie, di testare le attività spaziali in un ambiente più ostile dell’orbita terrestre bassa, di espandere le attività della space economy e di gettare le basi per una spedizione umana su Marte. La realizzazione del gateway non sarebbe possibile senza l’esperienza acquisita negli anni con la Stazione Spaziale Internazionale.

Fonti: ESA, NASA

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