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SpaceX inaugura la nuova Cargo Dragon con CRS2 SpX-21

Nel pomeriggio di oggi, 6 dicembre, ha preso il via dalla storica rampa 39A del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, Florida, la missione di rifornimento Cargo Dragon CRS2 SpX-21. Il decollo è avvenuto alle 17:17 italiane (le 16:17 UTC).

La capsula trasporta rifornimenti, esperimenti e un modulo airlock commerciale alla Stazione Spaziale Internazionale, nel contesto della seconda serie di contratti CRS (Commercial Resupply Services) stipulati dalla NASA con alcune aziende aerospaziali americane.

Il video del lancio di CRS2 SpX-21 – Credits: SpaceX

Il lancio è stato coronato da pieno successo, con la capsula che è stata rilasciata nell’orbita prevista e il primo stadio, seriale B1058, atterrato perfettamente sulla chiatta Of Course I Still Love You.

La Cargo Dragon proseguirà la sua missione con l’inseguimento della ISS, che si concluderà 26 ore circa dopo il lancio attorno alle 19:30 di domani, 7 dicembre, quando salvo imprevisti avverrà il primo attracco automatico tra la capsula e l’avamposto spaziale.

Lo stadio B1058 al sicuro sulla chiatta OCISLY – Credits: SpaceX

La lista di carico di SpX-21

La Dragon SpX-21 sta trasportando verso la ISS 2.914 chilogrammi di carico tra esperimenti, rifornimenti e un nuovo modulo airlock, Bishop, dell’azienda privata Nanoracks.

Realizzato principalmente negli stabilimenti torinesi di Thales Alenia Space (TAS), Bishop permetterà di portare all’esterno della ISS un volume cinque volte superiore a quanto attualmente consentito dal JEM A/L, che è pari a 0,7 metri cubi. Le opportunità commerciali dell’uso di un airlock vanno dal rilascio in orbita di CubeSat e altri carichi utili, a una vasta gamma di servizi aggiuntivi per soddisfare le richieste dei clienti privati e della NASA.

Il vano carico della Cargo Dragon con il modulo Bishop ben visibile – Credits: SpaceX

Oltre a Bishop e ad alcuni strumenti di supporto per permetterne l’installazione, raggiungeranno la ISS anche:

Un’animazione dell’estrazione di Bishop dal vano carico della Cargo Dragon – Credits Raffaele di Palma/ISAA

La Cargo Dragon è da sempre in grado di rientrare integra sulla Terra, e questa sua capacità è sfruttata per riportare dallo spazio gli esperimenti completati e altri carichi. Ecco quelli che torneranno con la Dragon di SpX-21:

Due capsule Dragon attraccate alla ISS nella ricostruzione grafica realizzata da Raffaele di Palma – Credits: Raffaele di Palma/ISAA

I record di questa missione

SpaceX CRS2 SpX-21 stabilisce alcuni interessanti primati:

Una delle novità della nuova capsula Cargo Dragon sarà la capacità di ospitare al proprio interno esperimenti scientifici per tutta la durata del volo, che aumentano peraltro da sei a dodici unità. Un’altra innovazione è rappresentata dal fatto che la Dragon, proprio per abilitare lo svolgimento di esperimenti direttamente al suo interno, resterà attiva mentre è agganciata alla ISS,e non in stato quiescente come il modello precedente.

Per quanto riguarda il lanciatore, il Falcon 9 ha finalmente tagliato il traguardo dei 100 lanci orbitali, dei quali 99 effettuati con successo. Con quello di oggi il Falcon 9 ha effettuato 5 lanci in 30,7 giorni (precedente record 31,4 giorni), 7 lanci in 49,2 giorni (precedente record 49,6), 8 lanci in 61 giorni (precedente 83) e 10 lanci in 97,7 giorni (precedente 98,5). Il primo stadio B1058 effettua il quarto lancio 190 giorni dopo il primo (precedente record i 263 giorni di B1051).

In controtendenza invece il lancio della Dragon Cargo, che avviene ben 274 giorni dopo il precedente (CRS-20). Per trovare un’attesa più lunga fra due lanci della Dragon bisogna tornare ai 285 giorni che separarono il lancio (fallito) di CRS-7 e quello di CRS-8.

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