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La ISS si prepara ad accogliere il modulo Nauka con una storica EVA

Oleg Kononenko impegnato nella passeggiata spaziale il 29 maggio 2019. Credit: NASA/Roskosmos

Per molti astronauti e cosmonauti avere l’opportunità di uscire nello spazio per un’attività extraveicolare è il sogno e il coronamento della propria carriera. Oggi 18 novembre 2020, quando in Italia saranno le 15:30 circa, i cosmonauti Sergej Ryžikov e Sergej Kud’-Sverčkov inizieranno la loro prima attività extra-veicolare (EVA), la 53ª effettuata dal segmento russo e la 230ª a supporto della costruzione e della manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale.

Questa uscita è stata rinviata più volte nell’ultimo anno e mezzo, in alcune occasioni per la mancanza di un secondo cosmonauta a bordo, mentre in altre per la stretta finestra tra l’avvicendamento di due Expedition. Infatti bisogna risalire al 29 maggio 2019 per trovare la più recente EVA di due cosmonauti, che vide come protagonisti Oleg Kononenko e Aleksej Ovčinin.

Posizione dei moduli Pirs e Poisk con alla sinistra Zvezda e a destra Zarja.  Immagine realizzata da Raffaele Di Palma (ISAA/AstronautiNEWS) con il software NASA/JSC DOUG

Per la prima volta dal suo lancio nel 2009, come camera di compensazione sarà utilizzato il modulo Poisk anziché Pirs, che negli ultimi 19 anni è stato il luogo di partenza di tutte le passeggiate spaziali russe. Per questo motivo, uno dei primi compiti dei due cosmonauti dopo l’apertura del portello d’uscita sarà pressurizzare parzialmente la camera a 260 mmHg (millimetri di mercurio), equivalenti circa 0,342 atmosfere, in modo tale da verificare la tenuta delle guarnizioni. Giusto per avere un metro di paragone: mediamente la pressione terrestre, e anche quella interna della Stazione Spaziale Internazionale, è di circa 760 millimetri di mercurio.

Conclusa con successo questa attività preliminare, Sergej Ryžikov e Sergej Kud’-Sverčkov, facilmente riconoscibili dalle tute Orlan, rispettivamente con strisce rosse e blu, potranno procedere con il loro programma di lavoro, che comprende diversi compiti di manutenzione ordinaria. Per esempio pulire gli oblò del modulo Zvezda, sostituire un regolatore di flusso guasto su Zarja e recuperare l’esperimento chiamato Impakt, la cui finalità è quella di prevedere con precisione gli effetti dei residui di combustione dei propulsori depositati sulla superficie esterna dei moduli e delle attrezzature scientifiche. Ciò permetterà di valutare l’usura dei componenti, ma anche di stabilire la tossicità di queste polveri, nel caso in cui gli equipaggiamenti dovessero essere riportati all’interno del laboratorio orbitante.

Tuttavia lo scopo secondario di questa uscita è quello di preparare il modulo Pirs alla dismissione, in previsione di una passeggiata spaziale interamente dedicata a questo scopo che avrà luogo nel primo trimestre 2021, sempre con protagonisti i due Sergej. È noto da tempo che Pirs dovrà fare spazio al nuovo modulo Nauka, il cui collaudo finale procede senza particolari intoppi. Nell’ultimo aggiornamento rilasciato dall’agenzia russa Roskosmos nei primi di novembre è stato portato a termine il 40% delle 754 prove di collaudo previste. Inoltre il 22 ottobre i tecnici di Airbus e dell’Agenzia Spaziale Europea si sono diretti al Cosmodromo di Bajkonur per lavorare al braccio robotico europeo ERA.

Secondo la tabella di marcia stilata dai responsabili dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, per portare a termine i compiti principali dell’escursione odierna saranno necessarie 5 ore e mezza. La passeggiata spaziale dovrebbe quindi concludersi circa verso le 20:30 italiane. Una curiosità finale: l’ultima volta in cui entrambi i cosmonauti a condurre una EVA erano alla loro prima uscita fuori dalla Stazione è stato il 19 giugno 2014, e i protagonisti erano Aleksandr Skvorcov e Oleg Artem’ev.

Fonti: NASA; Roskosmos

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