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Cygnus NG-13 attracca alla ISS commemorando Robert Lawrence

Cygnus NG-13 poco prima della cattura con il Canadarm2. Credit foto: Oleg Skripočka, Roskosmos

In Italia erano le 10:05 del 18 febbraio quando il veicolo cargo di Northrop Grumman Cygnus NG-13 è arrivato alla Stazione Spaziale Internazionale, consegnando all’equipaggio di Expedition 62 circa 3400 kg di merci tra provviste, cibo fresco, attrezzature e ricerche scientifiche. Jessica Meir, astronauta di NASA, ha monitorato l’avvicinamento di Cygnus mentre il suo collega Andrew Morgan si è preparato ad “afferrarlo” con il braccio robotico Canadarm2 in una manovra che in gergo viene chiamata cosmic catch.

Circa due ore dopo, per la precisione alle 12:16, il veicolo è stato agganciato da remoto al portello inferiore (nadir) del modulo Unity, il cosiddetto Nodo 1, dove rimarrà fino al mese di maggio. Infatti, a differenza della navicella cargo russa Progress, Cygnus, come anche la Cargo Dragon di SpaceX, non è in grado di attraccare autonomamente alla Stazione.

La configurazione della ISS una volta agganciato Cygnus NG-13 al modulo Unity.
Fonte: NASA

Cygnus NG-13 era partito lo scorso 15 febbraio alle 21:21 dalla piattaforma 0A della base di lancio NASA a Wallops Island, in Virginia, con un razzo Antares 230+. Inizialmente il lancio era previsto per il 9 febbraio ma un guasto ad un sensore a terra, prima, e le avverse condizioni meteo, poi, hanno fatto sì che slittasse di qualche giorno. A parte questi imprevisti, l’ascesa e l’inserzione in orbita di Cygnus sono stati perfetti nonché la successiva apertura dei due caratteristici pannelli solari circolari.

Chi era Robert Lawrence?

La società statunitense Northrop Grumman è solita intitolare i veicoli Cygnus a una persona che si è distinta nella storia dei voli spaziali umani, e stavolta la scelta è caduta su Robert Lawrence: il primo candidato astronauta afro-americano morto prematuramente in un incidente aereo nel 1967 all’età di 32 anni, mentre si addestrava nella Base Aerea di Edwards, in California.

Quale migliore occasione, allora, di un lancio nel mese della storia dei neri, mese in cui la NASA celebra il contributo degli afro-americani pionieri dello spazio, per ricordare la memoria del maggiore Lawrence? Frank DeMauro, vice presidente di Northrop Grumman, e la sua squadra sono davvero onorati di aver dedicato a lui Cygnus NG-13.

«Anche se la sua carriera fu interrotta bruscamente in un tragico incidente, ha aperto la strada ai futuri pionieri aerospaziali di tutte le razze e ha consentito una maggiore diversità e inclusione in tutto il settore» ha dichiarato Frank DeMauro in occasione del lancio. «Sebbene il maggiore Lawrence non abbia mai volato nello spazio, siamo orgogliosi che Cygnus porterà il suo nome in questa missione»

Una “tonnellata” di scienza

Circa 1000 dei 3400 kg di beni presenti nella stiva di Cygnus servono per portare avanti 20 esperimenti e ricerche in microgravità presenti sulla Stazione. Alcuni riguardano lo studio della riduzione di massa ossea a causa di lunghi periodi in assenza di peso e del comportamento del fuoco nello spazio, mentre altri lo sviluppo di nuovi farmaci. Vediamoli più in dettaglio:

Nel segno del numero 2

Si è trattata della seconda missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale (la prima del 2020) commissionata a Northrop Grumman con la firma del Contratto Commercial Resupply Services-2. È stato anche il secondo volo di un lanciatore Antares 230+, dopo quello inaugurale del 2 novembre 2019 in occasione del lancio di Cygnus NG-12. Quest’ultimo, che ha concluso il 31 gennaio la sua missione sulla ISS, orbita ancora intorno alla Terra, pertanto è la seconda occasione in cui ci sono due Cygnus nello spazio allo stesso tempo. Per concludere, su 14 lanci effettuati, Cygnus NG-13 è la prima missione di un veicolo cargo Cygnus a partire nel mese di febbraio.

Fonti:

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